105 FRIENDS
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09 Marzo 2018
Max Brigante ha ospitato a 105 Mi Casa due delle protagonisti di "Nome di donna", il nuovo film di Marco Tullio Giordana, uscito l'8 marzo. Cristiana Capotondi e Michela Cescon ci hanno parlato non solo di quello che vedremo sul grande schermo, ma anche del più ampio tema della discriminazione femminile e delle molestie, soprattutto sul luogo di lavoro. La battaglia che affronta la protagonista di "Nome di donna" parte proprio dopo gli eventi che si verificano nella clinica in cui lavora.
La storia: Nina (Cristiana Capotondi) si trasferisce da Milano in un piccolo paese della Lombardia, dove trova lavoro in una meravigliosa residenza per anziani. Un mondo quasi fiabesco. Dove però si cela un segreto scomodo e torbido. Nina sarà costretta a confrontarsi con le sue colleghe, italiane e straniere, per affrontare il direttore della struttura, Marco Maria Torri, in un’avvincente e appassionata battaglia sul diritto di essere donna.
Cristiana Capotondi parla delle sue sensazioni nell'interpretare una donna coraggiosa che porta avanti una battaglia contro gli abusi: "È una tematica che ha una grande attualità. Quando ci siamo ritrovati a girare questo film ci sentivamo dei panda, perché fino a un anno fa non era un argomento trattato. Ci si chiedeva 'a qualcuno interesserà questa tematica?'. A noi interessava, e questa è stata la cosa importante. È la storia di una donna che, dal mio punto di vista, ha una grande dignità, una grande idea di se stessa e delle donne che difende nelle azioni costanti e quotidiane. Potrebbe perire di fronte a questa aggressività che il sistema le offre come risposta alla sua denuncia. Potrebbe essere sopraffatta, ma invece decide di continuare perché incontra lo sguardo di un'altra donna".
Volete saperne di più? Guardate la video intervista registrata durante la puntata!
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