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21 Marzo 2018
Corrado Fortuna è stato ospite di Max Brigante a 105 Mi Casa per parlarci di "L'amore capovolto" (Rizzoli), il suo ultimo libro. Una pubblicazione che sta riscuotendo un notevole successo, anche per il suo tempismo nell'intrecciarsi con una tematica legata all'attualità e alla politica italiana come il ritorno di sentimenti fascisti, sia nel nostro Paese, che nel resto del mondo.
Al centro di questo libro, tuttavia, c'è una storia d'amore. La scintilla Fortuna l'ha avuta ritrovandosi tra le mani alcune lettere risalenti alla Seconda Guerra Mondiale: "Il carteggio l'ho trovato 5 anni fa mentre correggevo le bozze del libro vecchio - spiega a Max Brigante -. Un ragazzo che fa il falegname mi vedeva lavorare mentre mi aggiustava un mobiletto in casa e mi ha detto 'ho la tua prossima storia'. Il giorno dopo si è presentato con un carteggio tra due fratelli,l ei 15 anni, lui 17, era un partigiano in Emilia Romagna. Si scrivevano queste lettere tenerissime, strappacuore".
Da questa corrispondenza è nato "L'amore capovolto": "Racconta la storia di un ragazzo giovane, un 18enne, che si trasferisce con la sua fidanzata dal Sud a Firenze. Dopo un po' la sua fidanzata lo tradisce. Lui impazzisce di dolore e riesce a lenire le sue ferite scoprendo un carteggio tra altri due 18enni fiorentini, cresciuti tra il '43 e il '44, durante l'occupazione nazifascista della città. Grazie alla loro storia, che è la storia pregnante del libro, riesce a formarsi, guarire e crescere".
A dargli la forza di superare il dolore sono "l'amore di altri due ragazzi come lui, in un tempo completamente diverso. Scopre anche il loro amore nei confronti del Paese, dell'antifascismo, e lo spirito di sacrificio che hanno questi 18enni a cui dobbiamo forse anche la nostra libertà".
Fortuna riflette anche sul tema del fascismo, che presumibilmente ha suscitato curiosità attorno alla sua opera: "Siamo in un Paese che odia, che non sopporta le minoranze e le diversità. Non potevo aspettarmi che si sarebbe parlato di fascismo, ma questo è un argomento di tutti i giorni: è il fascismo inconsapevole, quello per cui 'non sono razzista, però...", è quel fascismo di persone che non hanno nemmeno dietro un'ideologia a difenderlo".
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