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16 Marzo 2015
Il saluto non è solo verbale, anzi: è accompagnato da gesti e ritualità tipici della località in cui ci si trova. La differenza non si limita al dire “ciao”, “bonjour”, “namaste” o “ni hao”, ma si estende all’uso delle braccia, delle mani, delle espressioni facciali e dei movimenti del corpo.
Il saluto è la base di qualsiasi relazione a prescindere dalla frontiera e se state programmando un viaggio questa piccola guida grafica vi tornerà utile.
Dal saluto tipico thailandese, il Wai, fino alla pratica diffusa in India di toccare i piedi agli anziani in segno di rispetto, passando per il pugno tipico degli Stati Uniti e il battito di mani degli Shona dell'Africa del Sud: eccole spiegate una ad una.
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