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Eminem compie 50 anni: mezzo secolo di rap

La leggenda di Detroit ha segnato per sempre la storia della musica.

Redazione

Oggi compie 50 anni il rapper bianco più famoso di ogni tempo, ovvero Eminem. Il 7 luglio del 2018, nella sua unica data live in Italia, 105 era presente ed era la radio ufficiale. Inoltre ricordiamo tutti la sua incredibile partecipazione al Festival di Sanremo. Per festeggiarne degnamente il compleanno torniamo indietro nel tempo fino al maggio del 2000 quando - dopo avere pubblicato "The Slim Shady LP" nel 1999, il suo secondo album, quello che gli regalò il successo – pubblicò "The Marshall Mathers LP", il disco che lo rese definitivamente una star indiscussa. Quindi per celebrare il mezzo secolo raggiunto oggi dal signor Marshall Bruce Mathers III da Detroit, siamo andati a dare un occhio nell'archivio di Rockol e abbiamo ripreso in mano la recensione di quell'album.

La recensione di un disco mitico

La recensione inizia così: una squadra vincente non si tocca. Una formula altrettanto vincente nemmeno. Già, perché Eminem, grazie a questo suo modo di pensare rap, tra il serio e il faceto, tra il dark e vibrazioni “ludiche”, grazie a una produzione “scafata” come quella di Dr.Dre (scusate se è ‘soltanto’ uno dei membri fondatori di NWA, il gruppo più famoso della storia dell’hip hop) ha venduto milioni di dischi nel mondo. Eminem si ripresenta con un suono che ripercorre in molti passaggi quello che ha fatto la fortuna di “Slim Shady LP”. Un suono che si muove con elasticità da atmosfere malinconiche e melodrammatiche. Su tutto poi si staglia la voce a tratti “clownesca”, a volte intimista di Eminem, con il suo rap freestyle da surfer incallito del linguaggio hip hop. Questo è il mix che lo rende un gigante senza tempo

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