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La modella da 500mila follower che in realtà non esiste

Si chiama Lilmiquela ed è la prima fashion blogger creata al computer. Indossa abiti firmati ma è avvolta dal mistero

19 Febbraio 2018

Di account Instagram super seguiti che ritraggono splendide modelle ne avevamo visti tanti.

Ma quello di “Lilmiquela”, alias Miquela Sousa, modella statunitense dagli oltre 550mila follower, ha davvero qualcosa di inaudito.

A prescindere dal valore degli abiti (per carità, si tratta di Chanel, Supreme, Vans, ma l’elenco è ancora lungo) e dal numero di apprezzamenti e commenti ricevuti, ciò che veramente sconvolge è il fatto che questa modella non esiste. O meglio, non è una vera modella in carne ed ossa. Dietro le sue sembianze, a dir poco perfette, c’è infatti una misteriosa utente che non ha mai svelato la propria identità. L’ha intervistata il sito Business of Fashion, e lei si è espressa in questi termini:

«Mi piacerebbe essere descritta come un’artista o una cantante, o comunque qualcosa che rispecchi quello che faccio, invece che concentrarsi sulle qualità superficiali di quello che sono».

Ma ai follower di Lilmiquela (detti “miquelites”) tutto questo importa solo fino a un certo punto. Loro adorano questa ragazza dal viso lentigginoso ed hanno dato vita ad una comunità molto unita e attiva nelle interazioni sui social.

Lo stile della “fake-modella” è improntato sullo streetwear: felpe, sneaker, e altri capi tipici del mondo hip hop, un mix tra cultura americana e giapponese. Anche i temi dei post hanno una particolare attenzione le discriminazioni verso gli afroamericani o i transgender. Le simulazioni sono migliorate nel corso del tempo ed ora fanno la loro comparsa anche modelle vere al fianco di quella virtuale.

Ma chi si cela dietro questa bellezza così eterea? C’è chi fa il nome di  Nicole Ruggiero, grafica di Los Angeles ma lei ha smentito la cosa. Altro nome possibile è Arti Poppenberg, ma lei ha scelto di cancellare il suo account dai social subito dopo aver sentito queste voci.

Che sia tutta una critica nei confronti della linea sottile tra realtà e finzione in ambito moda e social network? Di sicuro l’esperimento è riuscito a pieno e la modella “inesistente” non è affatto passata inosservata.

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