10 Gennaio 2014
Sir Paul rivela in un'intervista dai toni intimi il rapporto con l'amico e collega nei Beatles e le ossessioni private sul fronte dell'eros
Eterno. Settant’un anni ma uno spirito da ragazzino. Paul McCartney sembra non soffrire nessun segno del tempo e, dopo un 2013 vissuto, come sempre, sulla cresta dell’onda, si racconta in maniera intima e curiosa in un’intervista a Rolling Stone che dedica al songwriter britannico una copertina celebrativa. Nell’anno in cui si festeggiano i 50 anni dalla prima apparizione in America (il 9 febbraio 1964, il live all'Ed Sullivan Show) dei Beatles, ricorrenza che sarà omaggiata anche con un tributo dei Grammy, l’eterno Paul ricorda il passato e, come è facile intuire, parla di john Lennon e delle "bravate" di gioventù.
Due di due. John e Paul, Paul e John. Di momenti a dir poco intensi, i due ne hanno vissuto a centinaia. Attimi che sono rimasti impressi nella mente di McCartney in maniera così vivida da superare anche la scomparsa dell’amico e collega: "Quando non sono sicuro di una cosa, la passo a John - spiega Paul, che l'anno scorso ha pubblicato il suo nuovo album solista "New" -. Lui mi dice: ‘No amico, questo non lo puoi fare’. ‘Va bene, hai ragione. E se facessi così?’ rispondo. ‘Molto meglio!’ Insomma, ne discuto con lui come se fosse ancora con me. È una cosa molto importante, lo faccio spesso, è un’abitudine che non voglio perdere".
Doppi sensi. Ma in un rapporto così, che confinato nelle definizioni non ci può stare, ci sono anche i momenti di ingenuità. Quelli in cui si parla di ossessioni e pregiudizi, magari con il tema del sesso in sottofondo: "Direi che sono abbastanza ossessionato dall’argomento" sorride Paul. Da ragazzino, racconta, faceva di tutto con i suoi amici per tirare su i soldi e comprare qualsiasi giornale che avesse foto di donne nude. E il sesso è un tema centrale nelle canzoni, da "Why don’t we do it in the road?" (White album, 1968), a "Eat at home" (1971) o "Nod your head" (2007). "Se ci fosse un processo contro di me per perversione sessuale, ‘Nod Your Head’ (dell’ultimo album "New", ndr), quella sarebbe sicuramente una prova. Ma io negherei con forza!". Grande Paul, settant’un anni ma uno spirito da ragazzino.