Music Biz
Iva Zanicchi è ancora in ospedale per il Covid: ha di nuovo la febbre e i sintomi della polmonite
La cantante, quasi in lacrime, ha ringraziato il personale sanitario.
Iva Zanicchi sta ancora male: nei giorni scorsi la nota cantante ha annunciato sui social di aver contratto il Covid ma di non avere sintomi. Stava a casa in quarantena ma poi, pochi giorni dopo, i sintomi sono comparsi e così è stata ricoverata.
Dopo diversi giorni di degenza avrebbe dovuto lasciare l’ospedale ma purtroppo non è stato possibile. In un nuovo post sui social, Iva Zanicchi ha informato i fan che le sue condizioni non sono migliorate: la febbre è tornata e ci sono anche tutti i sintomi della polmonite bilaterale. Nel video pubblicato su Instagram l'artista appare provata e quasi si commuove.
“Sono ancora qui all'ospedale ma sto bene, mi è tornata la febbre, pensavo di tornare a casa ma ancora no. Però volevo ringraziare tutti perché non ho mai ricevuto una dimostrazione così grande di affetto – ha detto la cantante - Ho ancora la febbre e non mi lasciano andare. Una dimostrazione così grande di affetto non l'ho mai ricevuta, vi ringrazio tantissimo. Sono un po' delusa – ha proseguito - non riesco a credere di avere la polmonite ancora. Tra due giorni vi rimando un messaggino, perché voglio farvi vedere tutto lo staff ospedaliero”.
Dopo aver ringraziato i fan per il sostegno e il personale medico dell’ospedale di Vimercate dove si trova, Iva Zanicchi ha poi voluto lanciare un messaggio a tutti: “Riflettiamo e fate attenzione, proteggetevi. Mi raccomando – ha detto - non intasate gli ospedali, se non è necessario”. Infine, l’artista ha voluto sottolineare il grande impegno del personale medico e sanitario, un motivo in più per fare attenzione a non ammalarsi e a non sottovalutare il Coronavirus: “Queste persone fanno dei sacrifici inenarrabili – ha raccontato Iva - stanno per otto ore di fila tutti bardati per non essere contagiati e contagiare, senza poter fare neanche pipì”. La speranza è che questa testimonianza serva a far riflettere anche i più scettici a proposito della pandemia.