Music Biz
Robbie Williams: i disturbi mentali e le difficoltà del successo
In un’intervista l’ex Take That ripercorre 25 anni di carriera, tra successi e momenti difficili.
Per celebrare i venticinque anni dal suo debutto da solista dopo l'esperienza con i Take That, Robbie Williams ha deciso di fare le cose in grande e, oltre all’album “XXV” con sue hit in una nuova versione orchestrale, ha annunciato una serie, un biopic e un tour che farà tappa anche in Italia il prossimo 20 gennaio. In questi periodo di festeggiamenti, il cantante si ritrova quindi spesso a ripercorrere nelle interviste il quarto di secolo trascorso dall'uscita del primo album "Life thru a lens”, tra successi e momenti difficili.
“Ho sofferto di malattie mentali”
Impegnato a promuovere il suo nuovo disco “XXV”, che uscito all’inizio di settembre ha conquistato la vetta della classifica britannica permettendo all’ex Take That di diventare l’artista solista con più album posizionati primi nella chart inglese, Robbie Williams in più di un’occasione ha riflettuto sulla sua carriera. In una nuova intervista concessa al Corriere della Sera, la voce di “Angels” ha raccontato di quanto si è “sentito perso per la maggior parte del tempo” in questi venticinque anni ed è tornato a parlare dei “problemi mentali” affrontati a causa della fama.
“Mi sono sentito perso per la maggior parte del tempo e i miei pensieri sono stati perlopiù ‘tutto questo è troppo opprimente. Perché mi sento così? Come faccio a smettere? Dove mi trovo? Madre aiutami’. Direi che mi sono sentito così per 20 di questi 25 anni”, ha raccontato Robbie Williams, prima di aggiungere: “Non c’è un modo per venirne fuori, quindi ho imparato a conviverci. Il problema principale è stato ritrovarsi ad avere una malattia mentale all’interno di un’industria come quella musicale che a sua volta ti provoca problemi mentali. Se avessi fatto il falegname, avrei comunque avuto problemi mentali, ma probabilmente quel settore non è così intenso come passare la vita sotto i riflettori”.
Nonostante le difficoltà, a questo punto della sua carriera e della sua vita, la popstar si sente comunque di farsi i complimenti e ha affermato: “È bello essere in un momento della mia vita in cui posso prendermi del tempo per respirare e dirmi ‘beh, che cavolo: ben fatto’”.