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I buchi neri cantano? Ecco la scoperta della NASA

Redazione 105

La NASA è riuscita a catturare il rumore del buco nero al centro dell’ammasso di Perseo

A scuola ci hanno sempre insegnato che nello spazio non c’è suono, ma questa affermazione non è del tutto vera! In effetti, affinché il nostro orecchio possa sentire un rumore, è necessario che le onde sonore si propaghino attraverso mezzi fisici (come ad esempio: acqua, terra o aria). Sicuramente, se ci trovassimo a fare una passeggiata sulla Luna, non sentiremmo nessun suono, ma ciò non significa che non ce ne siano. Ora, siete curiosi di scoprire che “voce” avrebbe un buco nero

Un recente Tweet della NASA recita: “Un ammasso di galassie contiene così tanto gas che siamo riusciti a raccoglierne il suono effettivo”. Così hanno rilasciato un file audio in cui si può ascoltare il rumore del buco nero che si trova al centro dell’ammasso di galassie di Perseo che si trova a “pochi passi” da noi, ovvero ad una distanza di circa 240 milioni di anni luce

Oggi si è giunti all’interpretazione di dati che conosciamo da 20 anni. Nel 2003, infatti, gli scienziati all’osservatorio Chandra della NASA avevano capito che si propagano onde acustiche nelle immense distese di gas che circondano il buco nero supermassiccio dell’ammasso di galassie di Perseo. Solo adesso la NASA è riuscita a tradurre queste onde di pressione nei gas in “note”. 

Questa scoperta ha aggiunto alle splendide immagini spaziali una nuova dimensione sensoriale del cosmo: quella acustica. Il suono del buco nero è stato modificato molto affinché fosse udibile da noi, come dice la NASA “è come se le onde sonore venissero udite 144 e 288 quadrilioni di volte più acute rispetto alla loro frequenza originale”. Il risultato è un inquietante rumore profondo, che trasmette l’immensità della “bocca” che lo pronuncia, simile al remoto canto di una balena solitaria.

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