Music Biz
Credits: Getty Images e Instagram @luche_official
06 Luglio 2023
Redazione 105
Che tra Salmo e Luchè ci siano state delle ruggini in passato è risaputo, ma a quanto pare le cose non sono ancora sistemate. È sulla bocca di tutti, infatti, il fatto che si sono recentemente dissati in due canzoni. A riaprire lo scontro è stato il rapper sardo con la pubblicazione di Red Bull 64bars, in cui ha preso in causa proprio Luchè.
La risposta del cantante partenopeo non si è fatta attendere ed è arrivata con la pubblicazione del brano Estate dimmerda 2, evidente ripresa del titolo del singolo Estate dimmerda del collega-rivale del 2017. Nel brano rappa: “Diecimila biglietti regalati per San Siro. A coerenza stammo forte, stammo forte, ah (…)”.
E da qui è stato un susseguirsi di dissing. A meno di 24 ore dalla canzone di Luchè, ecco di nuovo Salmo che ha pubblicato Dove volano le papere, un freestyle in cui riprende la strumentale di Full Clip dei Gang Starr. Qui la critica verso Luchè è palese, nominandolo di continuo: “Amo la tua città anche se non ci vado più / L’unica cosa che mi fa schifo di Napoli, sei tu. […] Ti brucia il c**o, fra si vede”.
Poche ore dopo Luchè ha replicato per le rime – letteralmente – con Ho paura di uscire, stesso titolo della canzone contenuta nel Machete Mixtape del rapper sardo). Come copertina ha persino scelto una fotografia in cui Salmo piange. E nel singolo canta: “Schiavo di un personaggio invecchiato, vittima del mercato. Non sei diventato ciò che odiavi, lo sei sempre stato”.
L’ennesimo botta e risposta è avvenuto oggi, con Salmo che ha fatto uscire Stupido gioco del rap, piena di riferimenti alla “faida” con Luchè. In un dissing che ricorda molto Shakira-Piqué, tra le tante barre inneggianti al collega c’è: “Tu contro di me? Una canoa contro un Nautilus”. O ancora: “Credi in una cultura che adesso non c’è. Sai perché? È stata uccisa dalla gente come te (come te!)”.
Ma per quale motivo si è arrivati a tanto? Cos’è successo tra i due? La faida si è aperta nel 2019, quando Salmo ha ribadito che gli album in cui era coinvolto all’epoca fossero i migliori dischi dell’anno. Al contempo aveva sottolineato, in una chiara frecciatina a qualche collega: “È facile raggiungere la prima posizione, difficile restarci”.
Non si sa se a torto o ragione, ma a quanto pare Luchè si è sentito chiamato in causa. Ha risposto che quelli di Salmo non erano affatto i migliori album. In più aveva aggiunto che Marylean del sardo assomigliava troppo alla sua Je ce credevo. Dopo essere stato definito “rapperino invidioso” dall’artista originario di Olbia, Luchè aveva fatto sapere di aver salvato su un “telefonino inglese” dei messaggi in cui il collega si complimentava con lui per l’album. E proprio da qui si è ripartiti in questi giorni, con lo scontro di nuovo aperto, con Red Bull 64bars che afferma: “L’inferno lo conosco bene, ci tornerei per farci un mese, una vita di promesse spese, drin… squilla il telefono inglese”.
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