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Loredana Bertè rivela: “Sono stata violentata e massacrata di botte”

Redazione 105

La confessione dell’artista nel corso di un concerto a Palmi, per esprimere solidarietà a chi ha subìto violenze sessuali dopo i recenti fatti di Palermo

Il tema è di stringente attualità: la violenza sessuale ai danni delle donne. Un argomento purtroppo divenuto di nuovo di primo piano visti i recenti fatti di cronaca. E così anche il mondo dello spettacolo sta cercando di fare la sua parte, con iniziative più o meno simboliche per far sensibilizzare l’opinione pubblica. Una delle grandi protagoniste di queste azioni è Loredana Bertè che ha denunciato nuovamente di essere stata vittima di violenza sessuale.

La cantante ha voluto farlo attraverso un video pubblicato sul proprio account Instagram con l’hashtag #iononsonocarne, in riferimento alla campagna social lanciata dal direttore del settimanale femminile F Luca Dini. Una clip che la ritrae nel corso di un suo recente concerto che si è tenuto a Palmi, in Calabria, e in cui ha confessato: “Io stessa sono stata vittima di un bastardo che mi ha violentata, ammazzata di botte e lasciata su una strada del c...o a Torino”.

Poi ha aggiunto: “Ogni 6 ore un femminicidio! Per non parlare poi di abusi, come quelli di Palermo. Per questo ho smesso di tacere, io non sono carne. Non sono carne”. Le parole “Ho smesso di tacere” sono poi tornate anche tra gli hashtag utilizzati, insieme a #Palermo, in un doloroso rimando allo stupro di gruppo avvenuto nel capoluogo siciliano. A quel punto la cantante ha intonato le prime parole del pezzo Ho smesso di tacere, scritto dal rocker Luciano Ligabue per lei. I due avevano anche duettato insieme con questo brano per la prima volta a Campovolo nel giugno 2022 in occasione della festa per i 30 anni di carriera di Liga.

L’artista l’ha realizzata ispirandosi all’intervista che la Bertè aveva realizzato in cui rivelava la violenza subìta a 16 anni. Nella canzone si ripercorrono vari tipi di violenze, da quella fisica a quella mentale fino a quella psicologica. Violenze che la Bertè ha deciso di non tacere più e di raccontare ancora una volta, per far sentire meno sole chi come lei tutto questo l’ha vissuto e sta provando a rialzarsi.

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