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Sanremo, Gazzelle: "Tutto qui non è stata scritta per il Festival"

“La sera in cui abbiamo annunciato il titolo del pezzo, nel backstage ho incontrato Amadeus e mi sono presentato, abbiamo scambiato due chiacchiere, ma non l'avevo mai visto di persona”

Sanremo, Gazzelle: "Tutto qui non è stata scritta per il Festival"

Credits: Profilo Instagram @gazzelle__

31 Gennaio 2024

Redazione 105

Tra pochi giorni Gazzelle si esibirà per la prima volta al Festival di Sanremo. Per l’occasione, il cantautore romano ha rilasciato un’intervista a Fanpage.it, nella quale ha ripercorso gli inizi della sua carriera, fino a parlare della sua partecipazione alla kermesse canora.

Gazzelle porterà sul palco dell’Ariston il brano Tutto qui, una ballad che parla di un amore passato vissuto a metà. Per la serata cover, invece, ha deciso di essere affiancato dal suo amico Fulminacci per interpretare l’intramontabile brano di Antonello Venditti, Notte prima degli esami. A proposito di Tutto qui, Gazzelle ha confessato che la canzone non è stata scritta appositamente per il Festival: solo ascoltandola ha capito che “era quella giusta” per Sanremo: “Spero poi sia giusta per tutti quelli che la ascolteranno. Comunque è una ballad, quindi in linea di massima dovrebbe essere giusta per Sanremo, ma mi hanno detto che quest'anno non ce ne sono molte, quindi forse ho sbagliato completamente edizione”.

Il primo incontro con Amadeus è avvenuto di recente: il cantautore e il presentatore non si erano mai visti prima d’ora. “La sera in cui abbiamo annunciato il titolo del pezzo, nel backstage l'ho incontrato e mi sono presentato, abbiamo scambiato due chiacchiere ma non l'avevo mai visto di persona”, ha detto. Poi, nel corso dell’intervista ha ricordato quando è stata la prima volta che ha ascoltato una canzone significativa per la sua vita, una di quelle che sembra raccontare proprio la nostra storia. 

Gazzelle su questo non ha dubbi: “’Ti scatterò una foto’ di Tiziano Ferro mi ha accompagnato tanto, soprattutto quando mi sono lasciato per la prima volta con la mia ragazza del Liceo. Avevo 16 anni, era appena uscita, l'ho sentita milioni di volte e piangevo davanti al computer. […] Siccome il computer era in un salone mi vedevano tutti piangere e i miei mi chiedevano: ‘Perché piangi? Che è successo?' e io rispondevo: ‘Mi sono lasciato'”.

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