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Ligabue a Campovolo, 100mila persone per i 30 anni di “Certe notti”
Sul palco con lui anche Lenny, il figlio, al debutto nel concerto di “casa”
Luciano Ligabue è tornato ad infiammare Campovolo con un evento memorabile: una carica di 100.000 fan si è radunata nella RCF Arena di Reggio Emilia – da sempre “casa” del rocker originario di Correggio, a pochi km di distanza – per celebrare i 30 anni dell’album Buon Compleanno Elvis e della storica Certe notti, brano simbolo del suo repertorio. Una serata carica di energia, passione e ricordi, che ha sancito anche i 20 anni dal primo Campovolo del 2005 che stabilì il record europeo per il numero di spettatori paganti per un concerto di un singolo artista, grazie ai 165.264 biglietti venduti.
Una due giorni di musica, emozioni e sorprese
L'evento non è stato solo un concerto, ma una vera e propria experience con la Ligastreet: giochi, memorabilia, area cinema e un concerto di otto tribute band hanno animato l’attesa già dal giorno prima. Tra le chicche più amate dal pubblico, l’area Insidethebox – Buon compleanno Elvis 1995-2025, con foto e oggetti simbolici, e le attività dei Liga Games. E ancora i punti di ristorazione con la presenza di PizzAut con i ragazzi autistici guidati da Nico Acampora.
Vecchi e nuovi successi
Puntualissimo alle 21 di sabato, poi, Ligabue ha aperto lo show con I ragazzi sono in giro, sfoggiando il suo classico look total black. Da lì una carrellata di successi, vecchi e nuovi, da Questa è la mia vita a Lambrusco e pop corn, da Bambolina e barracuda a La metà della mela passando per Le donne lo sanno, l’emozionante Lettera a G e I duri hanno due cuori per concludere con le storiche Tra palco e realtà, Balliamo sul mondo e Urlando contro il cielo.
Sul palco anche il ritorno di Little Taver, alias Kingo di Radiofreccia, protagonista di gag e “responsabile” di una slot machine gigante che azionava tra un blocco e l’altro di canzoni mentre si susseguivano tutte le band che hanno suonato con Ligabue nel corso della sua carriera.
Il clou: il palco mobile su una Cadillac rossa
Uno dei momenti più intensi è stato il passaggio di Piccola stella senza cielo, accompagnato da un’esibizione aerea della ballerina Paola Caruso. Ma il vero colpo di scena è arrivato con il palco mobile: un’enorme Cadillac rossa ha attraversato l’arena mentre Liga cantava Si viene e si va e Il meglio deve ancora venire permettendo anche a chi non era nelle prime file ma nei settori più indietro di vedere il proprio idolo da vicinissimo.
Debutto emozionante a Campovolo per Lenny Ligabue, figlio del rocker, che ha suonato la batteria dopo averlo già accompagnato nel tour nei teatri. Liga, raggiante, ha raccontato: "Durante le prove del suo primo Campovolo Lenny non ha mostrato incertezze, ha fatto delle prove magnifiche. Sto cercando di trasmettergli che abbiamo dei privilegi enormi, come quello di vivere giornate come questa. Ma abbiamo anche l’impegno di godere l’emozione che questo comporta”.
Dal cuore dell’Emilia all’Europa
A fine concerto, con tanto di fuochi d’artificio proprio su Certe Notti, l’annuncio inaspettato: nel 2026 partirà il tour europeo Certe notti in Europa, che toccherà 8 città: Barcellona, Madrid, Parigi, Londra, Utrecht, Bruxelles, Lussemburgo e Zurigo. E per l’Italia, un nuovo appuntamento imperdibile: il 20 giugno 2026 a San Siro con Certe notti a Milano per celebrare simbolicamente il primo stadio fatto da Ligabue. Appuntamento, dunque, tra un anno per urlare di nuovo contro il cielo.