Amy Winehouse, papà Mitch contro il biopic

Amy Winehouse, papà Mitch contro il biopic. Il film deve ancora arrivare nelle sale ma a quanto pare non riceverà il supporto dalla famiglia della cantante scomparsa all'età di 27 anni. Il papà di Amy, Mitch ha infatti duramente criticato il documentario che racconta la storia di sua figlia: "Sono davvero deluso, sarebbe potuto essere un film stupendo", ha detto al Mirror Celeb. Nella serata di venerdì scorso era arrivato anche un tweet da parte dell'uomo: "La famiglia Winehouse e i veri amici di Amy non supportano il film su Amy. E' stata sprecata una grande opportunità per realizzare un bellissimo film". Il tweet però è stato cancellato a distanza di qualche ora.

Il film. La pellicola, girata da Asif Kapadia e che debutterà al Festival di Cannes il prossimo mese, ha fatto arrabbiare la famiglia di Amy ed in particolare papà Mitch che viene descritto come il "cattivo" della situazione. L'aspirante cantante jazz, la cui voce ha ispirato Amy a scrivere brani come "Back to black", sostiene infatti che l'immagine che si ha di lui non è quella giusta: "Mi sono sentito male la prima volta che ho visto il film e penso che anche Amy sarebbe stata furiosa. Non è di certo quello che voleva". E papà Mitch se la prende anche con l'ex marito di Amy Blake Fielder-Civil: "Nel film Blake dice che la ragione per le scelte di Amy sono io e non fa nessuna menzione al fatto che lui gli ha dato crack ed eroine e l'ha completamente manipolata a fare uso di droghe. Se venisse fuori la verità su di lui non gli sarebbe permesso di camminare libero per le strade. Noi ci siamo sempre stati per Amy, ogni giorno. La chiamavamo anche sette volte al giorno ma nel film non c'è nessuna traccia di questa. Quando lei ha cominciato a stare male io ero sempre al suo fianco".