Music Biz
17 Gennaio 2017
Anche la B-Street Band, popolare cover band americana di Bruce Springsteen, dice no a Donald Trump. E’ stato lo stesso gruppo a comunicarlo, dopo le numerose polemiche dei giorni scorsi e le proteste di moltissimi fan del Boss, arrivate dopo la notizia che si sarebbe esibito in occasione della cerimonia d’insediamento alla Casa Bianca.
Era stato lo stesso neo-presidente eletto ad ingaggiare la band, dopo numerosi no ricevuti da altre star di maggior prestigio, tra cui il nostro Andrea Bocelli. Non potendo avere Bruce Springsteen (e la E-Street Band) in persona, come successe ad Obama per la cerimonia d’insediamento del 2009, il tycoon aveva ripiegato sulla B-Street Band, gruppo che macina 200 date ogni anno, seguitissimo nel New Jersey.
L’esibizione in realtà era prevista in occasione di un evento collaterale rispetto alla vera e propria cerimonia, ovvero al Garden State Inaugural Gala, serata antecedente all’insediamento vero e proprio in programma venerdì 20 gennaio.
Ciò, però, non ha salvato il gruppo dall’ondata di polemiche, con migliaia di email che hanno intasato il loro indirizzo. Tanto che è arrivato il dietro-front. “Dovevamo far sapere che non volevamo sembrare irrispettosi, in nessun modo, verso Bruce, la sua musica e la sua band - ha spiegato a Rolling Stone Will Forte, tastierista e portavoce del gruppo.
“Non voglio metterli in imbarazzo - ha proseguito - Dobbiamo tutto a lui e la nostra gratitudine e rispetto per la band sono un imperativo. E’ diventato chiaro che tutto questo non stava funzionando e dovevamo fare quella che pensavamo fosse la cosa giusta e questa era quella di tirarci fuori da questa situazione”.