Music Biz
22 Gennaio 2018
A volte la vita ti porta in una direzione bella, ma diversa da quella che desideravi. È successo per esempio a Ligabue, che è diventato uno dei grandi del rock italiano e in più un affermato regista, ma il suo sogno d'infanzia era un altro. «Da bambino volevo fare l’attore. Dopodiché nella vita ho capito che è una cosa per la quale non sono proprio portato, non so recitare. Eventualmente sto meglio dietro la macchina da presa a dirigere gli altri», ha confessato a Silvia Toffanin, conduttrice di Verissimo, dove era stato invitato per parlare del suo terzo film da regista, Made in Italy.
I due mesi in cui ho dedicato tutto me stesso alle riprese.
— Luciano Ligabue (@ligabue) 18 gennaio 2018
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Il successo per Ligabue è arrivato tardi nella vita (a trent'anni) e in un ambito diverso, la musica: «Cominciare tardi ha voluto dire partire con un po' di prudenza. A vent'anni credo che avrei perso facilmente la testa, avrei fatto più stupidaggini di quelle che ho fatto comunque», ha confidato. «Mi sentivo in colpa per il successo che avevo raggiunto, sono andato un po' in crisi, perché ero abituato a portare a casa un milione di vecchie lire al mese, a fare i conti con quelli. Adesso dico: ho successo ma lavoro tanto». Il film, interpretato da Stefano Accorsi e Kasia Smutniak, uscirà al cinema questa settimana, il 25 gennaio. «Racconta, tra le altre cose, il sentimento d’amore, ma anche di frustrazione, verso il nostro paese», ha spiegato Liga.