music biz
18 Marzo 2018
Clementino senza veli e senza filtri, come il suo ruolo di rapper impone, non ha avuto timore nel rivelare un aspetto delicato della sua vita privata.
L'ha fatto nel corso del meeting di Storie Digitali, il festival milanese dedicato alle storie di successo del mondo del web in corso in questi giorni alla Fabbrica del Vapore a Milano.
Il pubblico, come racconta il Mattino, è rimasto sbigottito quando alla domanda del collega Ensi "C’è stato un momento della vostra carriera così basso in cui avete pensato di mollare la musica?" Clementino ha risposto: "C’è stato un momento in cui sono stato sopraffatto da quella merda che è la cocaina. Sapete come funziona, sei un artista, prima te la offrono, poi te la compri e ad un certo punto non sei più tu. Io ero la Iena White ma non ero più Clemente".Il rapper ha poi aggiunto: “È la prima volta che lo dico in pubblico, se non lo dico qui con voi ragazzi, dove?”
Si commuove più volte. Quando racconta che non è arrivato alla presentazione del suo disco, Vulcano, perché “ero strafatto in casa da tre giorni”.
E prosegue: "Quando hai un genitore che ti piange in faccia capisci che devi smettere". ha proseguito Clementino, raccontando di essere successivamente approdato in una comunità di recupero dove si è ritrovato a "pulire i cessi con i ragazzi mi dicevano 'sei un grande, sei passato da fare Sanremo a pulire i cessi in un attimo'".
E' stato lui stesso a chiamare la comunità di recupero dove si è disintossicato. E ora, passata questa brutta esperienza, il cantante ha dichiarato di voler raccontare la sua storia attraverso la musica: "Adesso faccio un disco in cui voglio parlare di questa verità".