Music Biz
08 Maggio 2018
Gué Pequeno pubblica la sua autobiografia, Guérriero, e ne ha per tutti. L'ex Club Dogo ha concesso una lunga intervista al Corriere della Sera per presentare il suo libro (uscito per Rizzoli). Anche se parteciperà alla "Finale" del 1 giugno a San Siro, i rapporti con Fedez rimangono freddi. "Con Ax non ho mai litigato e c’è rispetto. Con Fedez ho chiarito tutto quando ha riconosciuto il mio ruolo nel rap commentando la bufera che si era scatenata per una mia disavventura social. Mi hanno invitato al loro concerto e ci sarò. Anche se il giudizio sulla loro musica non cambia: non è cool".
Nessun grande amore nemmeno per la scena trap: "Sfera ha talento anche se si ispira fin troppo, e uso un eufemismo, a certi rapper americani. Ghali, che misi sotto contratto agli esordi, ha cambiato direzione troppe volte per essere veramente autentico: da gangster a mamma Africa ce ne passa. Mancano a tutti i testi, l’unico che fa capolavori è Vale Lambo. La Dark Polo Gang ha basi forti e mi diverte ascoltarli ma, e lo dice uno ossessionato dai marchi, parlano solo di moda: fanno entertainment, se cerchi poesia vai da De André".
Gué vede troppi impostori intorno a lui: "Si fingono gangster o inventano un’adolescenza difficile ma se finiscono in quegli ambienti prendono schiaffi. Io non mi spaccio per malavitoso, ma ne conosco e mi rispettano. Camminavo coi delinquenti e coi borghesi allo stesso tempo, avevo visto la ricchezza e volevo avere accesso a quel mondo lì, ma al tempo stesso non ero davvero ricco di famiglia". L'uscita del libro fa parte di una lunga volata per Gué, dopo il successo del suo album Gentleman, la stessa che lo porterà al suo primo concerto da solo al Forum di Assago, il 16 marzo 2019.