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La scienza spiega perché ci piacciono i film horror
Uno studio finlandese rivela che durante la loro visione il cervello risulta più vigile
All’erta e pronti a rispondere a qualsiasi minaccia esterna: è questo lo stato che provoca nelle persone guardare un film horror. La visione di questo genere di pellicole è come se contribuisse a manipolare l'attività cerebrale, aumentando l’eccitazione.
A rivelarlo è uno studio dell'Università di Turku, in Finlandia, pubblicato su Neurolmage, che prende le mosse dalla classifica dei film più spaventosi degli ultimi 100 anni, tra i quali ritroviamo "La Spina del Diavolo", "Goksung - La presenza del diavolo" e "L'Esorcista", uno dei film simbolo del genere. Per effettuare la ricerca sono stati coinvolti 37 partecipanti sottoposti a risonanza magnetica durante la visione dei film “The Conjuring 2” e “Insidious”. Da questo test è emerso come lo stato d’ansia risultasse in aumento e che alcune parti del cervello coinvolte nella percezione visiva e uditiva, diventassero più attive, mentre i soggetti venivano esposti alla visione delle scene. Questo ha portato i ricercatori a concludere che il cervello tende ad anticipare l’azione in risposta alle minacce esterne. I film horror tanto amati farebbero dunque leva proprio su questo fattore, aumentando lo stato di eccitazione.
Lo stesso meccanismo scatterebbe anche mentre si guardano pellicole di natura psicologica o quelle basate su eventi reali che, nonostante raccontino fatti non altrettanto espliciti, sono spesso considerate anche più spaventose.