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Addio al bonus Renzi: in busta paga arriva il trattamento integrativo

Ecco da quando entrerà in vigore e cosa cambierà per i lavoratori.

Il Decreto Legge n. 3 del 5 febbraio 2020 contenente le "Misure urgenti per la riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente" sta per apportare delle importanti modifiche alle buste paga dei lavoratori.

La rivoluzione voluta dal Governo Conte prevede che a partire dal 1 luglio 2020 dalle buste paga sparirà il famoso bonus Renzi, ovvero il trattamento integrativo dei redditi di lavoro dipendente e assimilati di circa 80 euro previsto dal comma 1-bis dell'art. 13 del TUIR. Al suo posto verrà invece introdotto un "trattamento integrativo", di importo pari a 600 euro (mediamente 100 euro al mese) per il periodo che va da luglio a dicembre 2020 e di 1.200 euro annui per il 2021.

Il trattamento integrativo spetta ai lavoratori con reddito imponibile fiscale fino a 28mila euro, condizione che amplia la platea dei beneficiari. Mentre al di sopra di questa cifra (e se non si superano i 40mila euro) lo stesso decreto ha introdotto il diritto ad una nuova detrazione fiscale.

Va precisato che si tratta di un somma a titolo di trattamento integrativo e, in quanto tale, è esentasse e non concorre alla formazione del reddito. Inoltre non si tratta di una misura sperimentale (come pensato in un primo momento), ma di una misura definitiva.

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