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19 Marzo 2020
Le istituzioni ci invitano ormai da tempo a restare a casa per contrastare l'avanzata del contagio del nuovo coronavirus. Ma molte persone in tutta Italia continuano ad uscire anche per motivi futili, incuranti delle conseguenze del proprio comportamento.
Nel tentativo di toccare le coscienze, una mamma di Cesa (comune della provincia di Caserta) ha così deciso di postare su Facebook l'appello di suo figlio Pio, un bimbo di 6 anni trapiantato e quindi immunodepresso che, in caso di contagio, rischierebbe la vita.
Amelia ha fotografato e postato sui social un messaggio scritto a mano in cui si legge: «Ciao mi chiamo Pio e ho 6 anni; sono un bambino trapiantato, quindi "immunodepresso"... Sai cosa significa immunodepresso? Te lo spiego in 4 semplici parole: zero anticorpi, zero difese immunitarie».
Il messaggio continua spiegando che il sindaco del paese (dove sono stati appena identificati i primi casi di contagio da Coronavirus) sta facendo di tutto per proteggere i più deboli come lui. «Ma... se tu non resti a casa, il suo aiuto sarà vano... pensaci... Grazie».
Il messaggio chiede di essere meno egoisti, di rinunciare a qualche passeggiata per salvare delle vite. Non è così difficile da capire né da mettere in pratica. Eppure in strada si continua a vedere gente. Ma ci sono anche tanti altri che (da casa) hanno condiviso il messaggio di Amelia, supportando il suo accorato appello. Restiamo a casa!
(Credits photo:caserta.occhionotizie.it)