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“Warhunt” con Mickey Rourke è il primo (e unico) film girato durante la quarantena
Sul set i componenti dello staff hanno indossato guanti e mascherine.
“The show must go on”, recita il famoso brano dei Queen, ma non durante una pandemia. Ecco perché il mondo dello spettacolo in questo periodo si è fermato, dal cinema fino ai concerti. I lavori sono stati tutti bloccati tranne quelli di “Warhunt”, il nuovo film con protagonista Mickey Rourke. Il cast e lo staff della pellicola, diretta dal regista italiano Mauro Borrelli (già noto per film come “The Recall – L’invasione” e “The Ghostmaker”), hanno continuato a lavorare e hanno concluso le riprese proprio in questi giorni.
Come? È semplice: le riprese sono state effettuate a Riga, in Lettonia. Il Governo di questo Paese ha autorizzato lo svolgimento del lavoro a patto che sul set tutte le persone coinvolte rispettassero delle precise norme di sicurezza: tutti, infatti, hanno indossato mascherine e guanti e si sono fatti misurare la temperatura due volte al giorno, mantenendo sempre il distanziamento sociale. Inoltre, tutte le attrezzature venivano disinfettate ogni giorno.
Mickey Rourke è riuscito ad arrivare a Riga appena in tempo prima dell’inizio del lockdown e dell’interruzione dei voli. Lo staff di “Warhunt” può diventare un esempio per tutta l’industria cinematografica perché ha dimostrato che si può continuare a lavorare anche in questo momento, purché si osservino alcune regole e precauzioni. “All'inizio è stata una cosa surreale – ha raccontato il regista a Variety - ma il cast e la troupe si sono rapidamente adattati alle mascherine e ad altre precauzioni, quindi abbiamo finito con l'essere ancora più concentrati ed efficienti”. “Warhunt” è un film horror bellico dalle sfumature fantasy, ambientato durante la Seconda Guerra Mondiale.