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Afroamericano ucciso dalla polizia nel Minnesota: proteste anche negli altri Stati
Gli scontri in corso hanno già provocato la morte di un uomo.
A Minneapolis divampano le proteste dopo l'uccisione di un afroamericano, soffocato dalla polizia durante un arresto. George Floyd, immobilizzato a terra da un agente con un ginocchio sul collo, aveva più volte detto che non riusciva a respirare.
Scontri, roghi e devastazioni hanno invaso le strade della città più grande del Minnesota, dove locali e negozi non sono stati risparmiati dalla furia delle persone scese in strada ed è stato anche ucciso a colpi d'arma da fuoco un presunto saccheggiatore.
In particolare la protesta si è concentrata nei pressi della stazione di polizia in cui lavoravano gli agenti accusati dell'omicidio. Inutili i tentativi delle forze dell'ordine di riportare la calma per evitare nuovi incidenti. Gli agenti hanno dovuto fare ricorso anche all'uso di gas lacrimogeni e cordoni per impedire ai manifestanti di invadere la stazione di polizia.
La rivolta ha ben presto varcato anche i confini dello Stato, con nuove proteste arrivate a Memphis (nel Tennessee) e a Los Angeles (in California), dove sono state organizzate marce e sit-in. In California, sebbene nel rispetto delle regole imposte per l'emergenza sanitaria, molte persone hanno protestato facendo riferimento al movimento "Black Lives Matter" (nato nel 2013 per contrastare gli abusi sugli afroamericani). La marcia è però inevitabilmente degenerata anche qui in tafferugli.
(Credits photo: wsj.com)