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In Belgio arriva il “compagno di coccole” contro la depressione da lockdown
La figura del “knuffelcontact” aiuterà ad affrontare il nuovo confinamento.
In Belgio la seconda ondata di Coronavirus ha fatto scattare il lockdown generale e così il governo ha introdotto la figura del "knuffelcontact", tradotto con "compagno di coccole", che servirà alle persone a sentirsi meno sole e come aiuto psicologico contro la depressione e l'ansia.
Ma come funziona? Ogni componente della famiglia ha diritto ad un compagno di coccole, ma potranno invitare a casa un solo “knuffelcontact” alla volta. Non si potranno ricevere altre visite in casa. Con un'unica eccezione per i single che vivono soli: questi ultimi potranno invitare una persona in più oltre al loro referente delle coccole, ma non nello stesso momento.
Insomma i contatti umani e le relazione d'affetto sembrano aiutare ancora una volta la salute mentale di chi è costretto a subire un nuovo confinamento. Già durante la quarantena primaverile alcuni Paesi come l’Olanda avevano adottato misure simili, anche se in quel caso si trattava di figure più legate a uno scopo sessuale. Nel caso del Belgio, invece, l'aiuto consiste in un supporto affettivo, valido per non sentirsi in preda alla solitudine da confinamento.
A darne l’annuncio è stato il premier belga Alexander De Croo, che ha spiegato: "Il nostro Paese è in uno stato di emergenza, in molti ospedali le capacità sono già superate e per questo dobbiamo invertire la curva. L’unica risposta è tutelare il sistema sanitario e per farlo bisogna evitare il più possibile ogni contatto fisico". Poi ha aggiunto: “Ogni membro della famiglia ha diritto a un compagno di coccole".
Dunque un knuffelcontact per tutti, due per chi abita da solo. Sperando che sia per il più breve tempo possibile.