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I cani riconoscerebbero il Covid-19 con una precisione del 95%

In Italia al progetto sta lavorando la Medical Detection Dogs di Novate Milanese.

I cani riescono a fiutare gli stupefacenti e anche alcune malattie (come i tumori o il morbo di Parkinson). Ma non solo. Secondo alcuni studi - ancora in fase di elaborazione - l'amico più fidato dell'uomo è in grado di riconoscere le persone positive al Covid-19

In Italia, la ricerca in questo settore è portata avanti dal Medical Detection Dogs di Novate Milanese, ma il nostro Paese è ancora lontano dall'adozione di questo metodo per combattere il virus che causa la polmonite cinese. 

Prima di noi ci sono gli Emirati Arabi, ad esempio, dove negli aeroporti vengono usate squadre cinefile specializzate, da agosto scorso. Anche la Finlandia sta testando gli "Sniff Dogs" nell'aeroporto di Helsinki, da un paio di mesi a questa parte. Infine, la Francia ha avviato una sperimentazione su tutto il territorio nazionale dalla scorsa primavera. 

Aldo La Spina, direttore della Medical Detection Dogs, società specializzata nell'addestramento dei cani dall'olfatto fino, ha dichiarato in merito alla penisola: "In questo momento il Ministero della Salute è distratto dall’emergenza e non riesce a vedere un po’ più in là. Il cane è un salva vita e può essere impiegato in questa pandemia in modo efficace per individuare i malati di coronavirus dal loro odore, anche in Italia. I cani hanno dimostrato di riconoscere il coronavirus con un’affidabilità del 95 per cento". 

I cani sono in grado di riconoscere chi è positivo, non solo dal prelievo di un campione, ma direttamente dalle persone, annusandole. "Invito il governo a guardare oltre l’emergenza e a pensare a degli investimenti a lungo termine. L’efficacia dell’olfatto del cane in ambito sanitario è già stata testata. Costa poco, dà sicurezza e fa prevenzione: bisogna crederci", conclude La Spina.

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