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Cogne, la villetta di Annamaria Franzoni all’asta il 19 febbraio: l’offerta minima è di 626mila euro
L’abitazione è stata pignorata dal Tribunale di Aosta per i mancati pagamenti all’Avvocato Carlo Taormina.
Nel 2002 a Cogne si consumò un terribile omicidio: il piccolo Samuele Lorenzi fu ucciso nella sua casa e per il delitto sua madre, Annamaria Franzoni è stata poi condannata a 16 anni di carcere. Adesso la villetta del delitto sta per essere venduta all’asta, in quanto è stata pignorata dal Tribunale di Aosta per dei mancati pagamenti da parte dei coniugi Lorenzi all’Avvocato Carlo Taormina, il legale che si è occupato della difesa di Annamaria Franzoni durante il processo.
La vendita all’asta dell’immobile è stata fissata per il prossimo 19 febbraio: l’offerta minima è di 626,475 euro, anche se il valore stimato dell’edificio è di 950,367 euro, valore al quale va però tolto il costo della regolarizzazione per le “difformità edilizie” rilevate, pari a 115mila euro. Tra questi lavori ci sono ad esempio, la rimozione di una scala di legno tra il primo piano e il sottotetto, dove invece era prevista una botola, una diversa suddivisione dei locali nel sottotetto, e un deposito interrato, situazioni che sono sanabili ma che, appunto, prevedono un costo non indifferente.
Nella perizia si legge che si tratta di una “villa di pregio isolata su quattro lati e bifamiliare”. L’edificio si trova in “ottime condizioni generali”, ed è dunque pronto per trovare un nuovo proprietario. In realtà, Annamaria Franzoni e suo marito Stefano Lorenzi hanno provato a chiedere la sospensione dell’esecuzione immobiliare ma la loro richiesta è stata respinta dal Tribunale di Aosta. La donna deve al suo legale oltre 275mila euro per il mancato pagamento degli onorari difensivi, cifra che ora ha superato i 450mila euro nella fase di pignoramento.