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La storia del re dei donuts: perse tutto a Las Vegas poi è diventato di nuovo milionario a 78 anni
La vita di Ted Ngoy è stata raccontata in un documentario.
Tutti conoscono i donut, le famose ciambelle, ma in pochi conoscono la storia della persona che le ha rese famose. Si chiama Ted Ngoy e la sua storia è stata raccontata in un documentario della regista Alice Gu. Ted era uno dei tanti profughi cambogiani che, nel 1975, emigrarono negli Stati Uniti in fuga dai Khmer rossi: l’allora presidente Gerald Ford li accettò per ragioni umanitarie.
Ted avevo sposato Phnom Pen, la figlia di un dirigente governativo che inizialmente si era opposto alla loro unione. Dopo mille difficoltà, la coppia arrivò in America e lì Ted iniziò a fare tre lavori per mantenere la sua famiglia, compresi i tre nipoti che aveva portato con sé. Di notte lavorava come benzinaio e sentiva sempre il profumo dei donut prodotti da un negozio nelle vicinanze. Quelle ciambelle gli ricordavano tanto dei dolci cambogiani, i nom kong. Così decise di imparare a farli e di avviare un suo business.
Mise da parte tremila dollari e con quelli aprì un primo negozio, dove iniziarono a lavorare tutti i suoi familiari per 17 ore al giorno. I suoi donuts ebbero un grande successo e ben presto Ted si ritrovò a gestire una catena di negozi, con l’aiuto di altri profughi cambogiani che continuavano ad arrivare negli Stati Uniti e ai quali affidava in gestione i suoi negozi. Dopo dieci anni, la famiglia Ngoy era ormai diventata milionaria e viveva in una lussuosa villa con piscina.
Durante una vacanza, però, Ted scoprì il casinò di Las Vegas e commise il suo più grande errore: diventò dipendente dal gioco d’azzardo e alla fine perse tutti i suoi negozi. Chiese persino dei prestiti agli stessi amici che aveva aiutato ma alla fine perse anche quelli, ritrovandosi di nuovo povero, come quando era arrivato in America. Alla moglie aveva nascosto tutto: quando lei scoprì che la famiglia era ormai sul lastrico, decise di non abbandonare il marito. La coppia tornò in Cambogia, dove Ted intraprese la carriera politica. Fondò un partito ispirandosi al partito repubblicano americano, ma non vinse mai le elezioni. Tuttavia, diventò consulente economico del governo e riuscì a stipulare un importante accordo commerciale con gli USA.
Ted tornò al successo ma di nuovo commise un errore: tradì la moglie mentre lei era tornata in America e al suo ritorno lei gli chiese il divorzio. L’uomo a quel punto perse la testa e molti soldi in un investimento sbagliato, mentre intanto perdeva il suo peso nell’ambiente politico e veniva tagliato fuori. Così decise di tornare in America ma non riuscì a riprendersi: finì a vivere in una tenda e alla fine, nel 2002, decise di tornare ancora una volta nel suo Paese natale, dove un amico lo aiutò a rimettersi in sesto.
Ted iniziò così ad acquistare terreni e case, diventando ben presto di nuovo milionario. In seguito si è risposato e ora ha quattro figli. A 78 anni è tornato a essere ricco ma, proprio in occasione del documentario, ha deciso di tornare in America per chiedere scusa a tutte le persone che ha tradito quando ha iniziato a perdere soldi: “Il gioco è stato il mio nemico, il mio demone – ha detto nel documentario – ma alla fine, dopo 40 anni, ho vinto io”.