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Gli Aristogatti festeggiano 50 anni: tutte le curiosità

Il ventesimo Classico Disney, diretto da Wolfgang Reitherman, si è tramandato di generazione in generazione diventando un cult.

Gli Aristogatti festeggiano 50 anni: tutte le curiosità

Credits: Instagram/waltbisby

11 Dicembre 2020

Gli Aristogatti compiono 50 anni. Distribuito dalla Buane Vista Distribution l’11 dicembre 1970, il film di animazione, diventato un must have per la generazione di allora e per tutte quelle a venire, è stato diretto da Wolfgang Reitherman. Il ventesimo Classico Disney è basato su una storia di Tom McGowan e Tom Rowe. La pellicola narra le vicende di una famiglia di gatti che vive serenamente presso la casa di un’anziana aristocratica francese, fino a quando viene fatta sparire dal maggiordomo di casa, intenzionato a diventare l’unico erede della ricca signora.

Un gatto chiamato Romeo e altri amici animali aiuteranno gli Aristogatti a tornare a casa cacciando il maggiordomo. Il film fu la più popolare “general release” al box office britannico nel 1971. Incassò 55,7 milioni di dollari e venne candidato per l’AFI’s Top 10 nel genere “Animazione”. Ottenne inoltre la nomination nella categoria “Miglior registrazione per bambini” ai Grammy Award del 1971, si aggiudicò il Golden Screen nel 1973 e nel 1981, mentre Reitherman venne insignito del titolo di “Miglior film per bambini” ai Sant Jordi Awards del 1972.

Celebre anche per essere stato l’ultimo progetto cinematografico approvato da Walt Disney in persona nonché il primo prodotto dopo la sua morte, avvenuta nel 1966, la produzione costò quattro milioni di dollari e venne completata in quattro anni. Diverse sono le curiosità legate agli inquilini della Ville Lumiere, che vale la pena segnalare in occasione di una ricorrenza tanto importante.

Non tutti sanno che il terzo film Disney ambientato in Francia, dopo Cenerentola (1950) e La bella addormentata (1959), è ispirato a una storia vera, avvenuta a Parigi nei primi anni del ‘900, quando una famiglia di gattini ereditò una fortuna da una ricca signora. In origine avrebbe dovuto trattarsi di un episodio in live-action della serie tv antologica Disneyland, uscita nel 1954, e soltanto in un secondo momento si optò per la realizzazione del film. I gatti previsti nella sceneggiatura originale erano invece quattro: uno chiamato Waterloo venne poi rimosso.

Tra le altre rilevanti modifiche alla sceneggiatura, va necessariamente citata l’assenza di una complice al maggiordomo Edgar, inizialmente prevista. Nella versione italiana spicca il personaggio di Romeo, noto come “er mejo gatto der Colosseo”. In quella originale, invece, Romeo è irlandese e si chiama Thomas O’Malley. L’iconico brano “Tutti quanti voglion fare jazz” non “suona” così nell’edizione originale. In inglese è infatti “Everybody wants to be a cat”, ossia “Tutti vogliono essere un gatto”. Il gioco di parole è presto fatto: nell’ambiente musicale “cat” sta a indicare proprio un amante del jazz. Louis Armstrong avrebbe dovuto doppiare Scat Cat, il gatto trombettista e leader della band. Quando Satchmo si ammalò, però, fu costretto a rinunciare. Il gatto inglese Hit Cat è invece una caricatura di John Lennon.

Infine in pochi sanno che gli Aristogatti si sono trasformati in realtà poco più di un anno fa. Nel febbraio 2019 il sarto e designer di moda Karl Lagerfield ha deciso di lasciare la sua eredità a Choupette, la sua gatta bianca di sette anni. La dote “intascata” dal felino ammonterebbe a circa 170 milioni di dollari.

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