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L’omaggio di Chris Barker in stile Beatles alle celebrità scomparse nel 2020
L’artista britannico Chris Barker realizza ogni anno un montaggio che rievoca la copertina di “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”. Presenti quest’anno anche Ennio Morricone e Paolo Rossi.
Una tradizione che si rinnova dal 2016. Per la quinta volta Chris Barker ha voluto rendere omaggio alle celebrità scomparse durante l’anno in corso in modo decisamente insolito. L’artista britannico realizza infatti un montaggio delle figure più rappresentative venute a mancare, ispirandosi liberamente alla copertina di “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” dei Beatles.
Quello che è considerato da molti il miglior album della band di Liverpool, non solo grazie alla presenza di perle del calibro di “Lucy in the Sky With Diamonds”, è entrato nella storia anche grazie alla sua copertina. Si tratta di un collage di volti in cui la band decise di mettere insieme i personaggi per lei più influenti, una specie di pubblico che avrebbe voluto presente in occasione di un’esibizione. Così ecco stagliarsi le figure di Marlon Brando, Edgar Allan Poe, Marlon Brando, Albert Einstein, il pugile Sonny Liston, il comico Lenny Bruce e il filosofo Paramhansa Yogananda.
Quella copertina venne ideata all’epoca da Paul McCartney e realizzata da Jann Haworth e Peter Blake. Ciascuno dei Fab Four scelse la propria fonte d’ispirazione e i personaggi ancora in vita vennero contattati per chiedere loro il consenso alla pubblicazione. Per ovvie ragioni Chris Barker non può seguire lo stesso iter, ma mai come quest’anno il suo omaggio assume una carica nostalgica.
Segnato dall’emergenza sanitaria, il 2020 ha infatti mietuto diverse vittime illustri. E proprio le restrizioni legate al contagio da Covid-19 hanno fornito all’artista l’assist per modificare il suo stile. Nella composizione trovano spazio attori del calibro di Sean Connery, Kirk Douglas o David Prowse (raffigurato nel “suo” Dart Fener al centro dell’immagine), stelle dello sport come Diego Armando Maradona e Kobe Bryant, o ancora i musicisti Eddie Val Halen e Little Richard. Tutti rigorosamente in mascherina, come le regole di quest’anno hanno imposto. Inoltre ogni striscia disegnata in terra richiama simbolicamente una vita persa a causa del coronavirus e rappresenta un riconoscimento allo sforzo di tutti gli operatori sanitari del mondo.
Non mancano, inoltre, le celebrità italiane. Nel quadro campeggiano infatti le figure del compositore e premio Oscar Ennio Morricone, scomparso il 6 luglio scorso, e dell’eroe di Spagna ’82 Paolo Rossi, venuto a mancare nei giorni scorsi e ritratto, con la divisa azzurra con cui vinse i Mondiali, proprio accanto a Maradona. Omaggio ai deceduti e non solo. Nella composizione non manca anche un messaggio sociale, con il quadro di George Floyd che compare accanto alla frase “I can’t breathe”, né uno satirico, con l’amministrazione Trump inserita simbolicamente in una bara.
Barker, che ha iniziato questa tradizione nel 2016 per ricordare il suo idolo David Bowie, ha condiviso come di consueto l’opera sul proprio account Twitter: “Ogni anno dico che non lo rifarò – ha dichiarato – ma quando iniziano a susseguirsi le notizie della morte delle icone, comincio comunque a progettarlo nella mia mente. Inizio a pensare automaticamente a quale sarebbe la mia rappresentazione di quella persona e decido quale sarà la sua posizione nel pantheon dei perduti”.
#sgtpepper2020 updated to include #paulorossi, plus some more additions including @JohnPrineMusic pic.twitter.com/V4qxivuyFT
— christhebarker (@christhebarker) December 10, 2020