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Arriva dal Giappone la mascherina con finestra che permette di mangiare
Realizzata dall’azienda Taniokaguchi Fukusou è dotata di un velcro che permette di sollevare solo la porzione di stoffa che copre la bocca.
Quello della produzione di mascherine si è rivelata nell’ultimo anno un autentico business. L’emergenza sanitaria da Covid-19 ha accresciuto la domanda dei dispositivi di protezione individuale, rendendoli un “accessorio” obbligatorio in ogni angolo del mondo.
Per il Giappone non si è trattato di una novità. Nel Sol Levante, infatti, l’uso della mascherina ebbe inizio addirittura oltre un secolo fa, durante il Periodo Taishō, ovvero quello del 123° imperatore, rimasto in carica dal 1912 al 1926. Nota in origine come “maschera fabbrica”, fu utilizzata allora per proteggersi dalla polvere, e divenne popolare a causa della grande epidemia di influenza del 1918.
Nel 1934 una seconda epidemia influenzale la riporto in auge e da allora i cittadini giapponesi ne fanno difficilmente a meno, anche quando viaggiano all’estero. Non sorprende, dunque, che giunga proprio da loro un’idea di mercato destinata a risolvere qualche imbarazzo di troppo quando ci si siede a tavola. Negli ultimi mesi, del resto, è bastato recarsi (quando e dove possibile) in un qualsiasi bar o ristorante per accorgersi delle difficoltà: mascherine appoggiate sul tavolo, sulle ginocchia oppure “alla moda” intorno al gomito mentre si consuma un pasto.
Ad ovviare a questi inconvenienti ecco arrivare la mascherina che permette di mangiare e bere senza essere tolta. Questo dispositivo è dotato di un velcro che permette di sollevare soltanto la porzione di tessuto che copre la bocca. Realizzata dall’azienda di moda nipponica Taniokaguchi Fukusou, questa mascherina con finestra ha un costo di circa 12 euro.
Ecco come funziona.