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30 Dicembre 2020
Stampate in 3D e costruite in 24 ore. Sono le case del futuro, realizzate da New Story e Icon e destinate a El Salvador, uno dei paesi più poveri al mondo. Ad Austin è stata svelata la stampante che rappresenta il fulcro di questa innovazione. Si chiama Vulcan, è trasportabile su camion in modo da essere ricollocata per stampare case anche altrove, utilizza materiali facilmente rintracciabili e agisce stampando la casa un livello dopo l’altro, come se si trattasse di mattoni.
Le dimensioni delle case variano da 55 a 75 metri quadrati. Sono composte da due camere, una cucina e un bagno, mentre il tetto non viene stampato ma costruito a parte. Il progetto è stato presentato nel 2019 con l’obiettivo di realizzare le prime 50 abitazioni entro 18 mesi. Il costo? Irrisorio: tra i 3.500 e i 4.000 dollari ad appartamento: “Milioni di famiglie non hanno un tetto sotto cui vivere, cioè il bisogno più basilare dell’uomo”, hanno sottolineato da New Story la no-profit attiva già da tempo nel fornire abitazioni a famiglie in stato di povertà ad Haiti, El Salvador, Messico e Bolivia.
La tecnologia di stampa 3D migliorerà di dieci volte la costruzione delle abitazioni, grazie a tecniche più veloci ed economiche e con meno sprechi: “I progressi nella tecnologia e nei materiali rendono possibili diminuzioni dei costi e dei tempi necessari per costruire una nuova casa”, ha evidenziato un portavoce del Ross Center for Sustainable Cities.