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Un'altra teoria scientifica confermerebbe l'esistenza di una quinta dimensione

Per ora è solo una teoria per spiegare la materia oscura

Alcuni fisici teorici hanno pubblicato recentemente sullo European Physical Journal C una teoria che confermerebbe l’esistenza di una quinta dimensione, il che giustificherebbe almeno in parte la materia oscura. Gli studiosi sono: Adrian Carmona dell’università di Granada (Spagna), Javier Castellano e Matthias Neubert dell’Università Johannes Gutenberg di Mainz (Germania) e stanno lavorando su una tesi che supera l’attuale modello della fisica delle particelle, andando così incontro a una nuova fisica, tutta da teorizzare.

Giù negli anni ‘90 si è iniziato a parlare di quinta dimensione nella teoria dei modelli Randall-Sundrum che faceva riferimento ad una quinta dimensione deformata e non visibile, ma intuibile per alcuni fenomeni inspiegabili che genererebbe sul nostro piano di realtà. In pratica la teoria della quinta dimensione farebbe quadrare molti calcoli e misure che attualmente non combaciano prendendo in considerazione solo le dimensioni teorizzate dalla fisica classica. 

I 3 scienziati hanno concentrato i loro studi sui fermioni, particelle subatomiche che insieme ai bosoni di Higgs costituiscono la materia conosciuta, teorizzando che queste particelle possano viaggiare attraverso le diverse dimensioni. Se alcune di queste capitassero nella quinta dimensione e ne rimanessero intrappolate, darebbero quindi origine alla cosiddetta materia oscura, poiché inaccessibili ai nostri strumenti di misurazione.

Va da sé che per ora si tratti solo di una teoria che si aggiunge alle molte che supportano l'esistenza di una quinta dimensione, nessuna di esse è mai però stata sviluppata o confermata da un numero di esperimenti sufficienti a offrirle la giusta credibilità. 

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