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04 Ottobre 2021
Il progetto è tanto ambizioso quanto geniale. L’idea è ispirata al canadese Kyle MacDonald, che nel 2005, riuscì ad ottenere la proprietà di una casa attraverso una catena di baratto partendo da una banale graffetta rossa. Marco Amorosi e Raniero Bergamaschi, due giovani neolaureati in Comunicazione per l’Impresa in Università Cattolica, hanno deciso di tentare un esperimento simile partendo da un sasso, oggetto tipicamente inutile. Al momento hanno ottenuto con il loro settimo scambio una moto, una Suzuki Katana del 1983 che vale circa 4500 euro.
Se siete curiosi potete seguire il loro progetto su Instagram, Facebook e Youtube, cercando il nome del progetto che è “Habere non Haberi”, “Possedere, non essere posseduti”. La loro ambizione non è tanto materiale, quanto comunicativa, d’altronde è quello che hanno studiato, vogliono creare una storia incredibile, al di là di quello che otterranno economicamente parlando.
Gli scambi avvengono grazie ad annunci messi proprio in rete e divulgati attraverso i social. Con il primo scambio da un sasso autografato da Marco, i ragazzi hanno ottenuto addirittura una mountain bike! Poi un certo Sergio, interessato ad una bici più robusta della sua Bianchi per affrontare un lungo viaggio su due ruote, ha deciso di scambiarla con la mountain bike. Poi è arrivato un liutaio napoletano operante a Modena, che voleva la bici da corsa che era proprio della sua misura. Con il sasso e il mandolino è stato facile ottenere un Macbook Pro; a sua volta il Mac è stato scambiato con degli orecchini in oro bianco e diamanti e poi con un orologio Eberhard degli anni ’50. Infine è arrivata la moto grazie a un commerciante e titolare di un negozio di antiquariato.
L’esperimento vuole insegnare la speranza, certamente e per questo Marco ha scelto un sasso: “Simbolicamente rappresenta il fatto che tutti possiamo iniziare questo progetto, tutti abbiamo i mezzi per farcela. Se Kyle la graffetta l’ha comprata, il sasso no, possiamo procurarcelo tutti. Era un modo per enfatizzare questo punto di partenza”. Il sogno di Marco e Raniero, se mai ottenessero la casa, è quello di creare una casa di produzione per raccontare, seguire e documentare altre storie incredibili in giro per l’Italia e per il mondo.