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06 Giugno 2022
Redazione 105
L'età media di inizio pubertà nelle femmine sta scendendo di tre mesi ogni 10 anni a partire dagli anni Settanta. L’inizio della pubertà nelle donne significa anticipare l’uso di assorbenti e reggiseni, cambiare la voce prima del previsto: insomma uno sviluppo anticipato, cosa che facilità l’insorgere di depressione, ansia, abuso di droghe e altre difficoltà psicologiche. Il menarca (primo ciclo) anticipato potrebbe anche aumentare il rischio di sviluppare tumori al seno e all'utero in età adulta. Gli esperti hanno provato a capire quali siano le cause di questa tendenza a “crescere prima”. Una causa potrebbe essere l’obesità: molti studi hanno evidenziato che le bambine sovrappeso o obese si sviluppano prima delle coetanee normopeso. Anders Juul, autore di alcuni studi sull’indice di massa corporeo e pubertà ha elaborato un’ulteriore teoria: secondo lui le ragazzine che avevano sviluppato il seno per prime erano anche quelle con il maggior livello di ftalati (sostanze utilizzate per rendere la plastica più flessibile) nelle urine, il dato sarebbe stato supportato da alcune ricerche da approfondire. Un altro fattore che anticipa la pubertà sarebbe lo stress, causato da esperienze di vita difficili come abusi sessuali in tenera età, avere madri che soffrono di disturbi dell'umore, o essere orfani, ad esempio. A dare manforte a questa teoria, C'è uno studio italiano del 2022, secondo cui durante la pandemia un maggior numero di ragazze si sarebbe sviluppato prima del previsto. Nessuno di questi fattori è comunque determinante e netto, occorre quindi svolgere ulteriori studi ed eventualmente aggiornare l’età media in cui avviene lo sviluppo per i maschi e soprattutto per le femmine.