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Il trionfo di Irma Testa, medaglia d’oro ai Mondiali di boxe

Redazione 105

Meravigliosa prestazione dell’azzurra, che ai campionati mondiali di Boxe a New Delhi, ha battuto nettamente la kazaka Karina Ibragimova

L’italiana Irma Testa ha vinto la medaglia d’oro ai Mondiali di boxe, centrando il primo titolo iridato della sua carriera dopo aver battuto la kazaka Karina Ibragimova. Il match è stato combattuto e difficile, più equilibrato di quanto possa far credere il risultato finale. Un grande traguardo quello della venticinquenne di Torre Annunziata: ora è campionessa europea e mondiale, con la speranza di conquistare il titolo anche alle prossime Olimpiadi.

Nel dopo match, Irma ha commentato: “Sono molto felice di questo titolo e della medaglia d’ro che ho messo al collo, perché sto lavorando da anni, sacrificando tutto, la mia adolescenza, la mia vita, per inseguire un sogno e se questi sono i risultati vorrei farlo per altri venti anni. Ora l’obiettivo è la qualificazione olimpica e sono ancora più motivata verso la meta”.

In un’intervista rilasciata a seguito della vittoria, Irma si è aperta al pubblico raccontando alcuni passaggi chiave della sua vita e della sua carriera: “Non avevo né sogni né grandi ambizioni e nemmeno poster di idoli appesi in cameretta. Sono entrata in palestra a 12 anni: da quel momento l’obiettivo è stato diventare una pugile professionista e mantenermi con il mio sport”.

“Il mio sogno è vedere le palestre piene di bambine: prima dei 12 anni non tiri pugni, però entri in un mondo pieno di regole e valori. Ed è falso anche che tirando di boxe ti rompi il naso o gli zigomi: in un incontro ci sono molti meno infortuni che in altri sport considerati non violenti. Il pugilato ti fa crescere, ha affermato la giovane campionessa azzurra.

E a chi già gli assegna il ruolo di pioniera, Irma risponde: “Mi piace l’idea di aver gettato il seme del cambiamento, ma c’è ancora molta strada da fare: in Italia il pugilato femminile vince di più di quello maschile, che a Tokyo non c’era, eppure parliamo di una disciplina ancora considerata per uomini. Non è più così. Quanto a me, sono la donna immagine del movimento ma non sono la sola. Conquistare un oro fa bene allo sport femminile in generale”.

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