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A quali teorie complottiste gli italiani credono di più?

Redazione 105

Ebbene sì: la società italiana è un po’ boccalona e crede a teorie del complotto davvero assurde (come terra piatta, rettiliani, laboratori segreti e altro)

Terra piatta, rettiliani, laboratori segreti e molto altro ancora. Sono solo alcune delle teorie del complotto a cui, secondo una recente ricerca, gli italiani credono di più. A prendere i dati uno per uno, possiamo dire che chi, nella società, ha fede in credenze populiste è sicuramente minoritario, il problema è che questi complotti cui la società italiana crede sono davvero tanti e assolutamente infondati, in quanto spazzano via millenni di studi e di ricerche quanto mai fondate per un pugno di fake news diffuse (male) su social e talvolta anche media mainstream.

Ma andiamo con ordine. E, soprattutto, partiamo dal dato che, più di tutti, ha dell’incredibile: secondo gli studi recentemente fatti sulla società italiana, infatti, il 15% di essa crede che la terra sia piatta, contestando così studi, ricerche (e pure abiure) di Galileo. A questo si aggiunge un 17% di persone che sostiene che “l’Olocausto non è mai avvenuto”, e un altro 18% che è fermamente convinto che “alcune celebrità decedute sono ancora vive e si trovano nascoste in un’isola”. “I Rettiliani sono tra noi, hanno le sembianze di alcuni esponenti politici e governano il mondo”, gli fa eco un altro 18% della società italiana. 

Credete che sia finita qui? Affatto: quello che davvero scalda gli animi degli italiani è il tema dei vaccini, legato a quello del Covid-19. Il 25% della popolazione, infatti, crede che “i vaccini sono un metodo di controllo di massa attraverso il 5G”, il 36% sostiene che “il Covid-19 è stato creato dalla Cina come arma per distruggere l’occidente”, mentre il 42% ritiene che “il Covid-19 e altri virus sono stati creati in laboratorio per favorire le case farmaceutiche”.

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