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CSI Milano: Massimo Picozzi e le 3 storie sui killer del XXI secolo
Nell’ultimo appuntamento di CSI Milano, il criminologo ha raccontato 3 storie paurose di cronaca nera
Nel corso dell’appuntamento targato 105 Friends, con il criminologo Massimo Picozzi insieme a Tony & Ross, CSI Milano ci porta alla scoperta dei casi di cronaca più oscuri: misteri, crimini e "morti eccellenti" che hanno sconvolto l’opinione pubblica e nutrito la cronaca italiana e internazionale.
Le tre storie raccontate sono state quelle di tre uomini lontani nello spazio e nel tempo, ma accomunati dall’efferatezza dei propri gesti, analizzati in maniera clinica dal nostro criminologo.
La prima storia raccontata è quella dell’uomo diventato noto alla cronaca come “Il lupo mannaro”. Siamo ad Angàrsk, nella Russia siberiana, ed è il 1992: è la prima volta che “Il lupo mannaro” colpisce, avventandosi su una donna il cui cadavere viene ritrovato nelle foreste della zona. Si tratta di un omicidio efferato, il primo di una lunga serie: negli anni a venire, infatti, l’uomo (che supererà per efferatezza l’assassino più noto della Russia, Andrej Chikatilo, soprannominato il mostro di Ròstov) colpirà ancora le zone di Angarsk, Vladivostok e Irsuk con lo stesso schema: violentare, mordere e infine uccidere donne tra i 16 e i 40 anni. Ma le indagini non portano da nessuna parte.
La seconda storia, invece, è quella di Israel Keyes, negli States, che, dopo un passato da mormone, decide di votarsi al satanismo, per poi, nel 1998, arruolarsi nell’esercito americano. Descritto da tutti come schivo e sulle sue, amante dell’alcol ancor più che della patria, l’uomo si congeda dall’esercito nel 2001 senza particolari segni di squilibrio. Peccato che, solo in seguito, si scoprirà che Keyes sia un killer, che aveva iniziato a uccidere prima di entrare nell’esercito, per riprendere una volta lasciato il servizio militare.
Infine, la terza storia è quella di Anthony Sowell, morto nel 2021, noto alla cronaca come “Lo strangolatore di Cleveland”. Una storia cupa, la sua, fatta, anche in questo caso, di squilibri e di arruolamento nell’esercito, elementi che l’hanno probabilmente portato a compiere tutti quegli efferati delitti e quelle violenze di cui si è macchiato nel corso della sua vita.