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Novak Djokovic e il bottone “segreto” sul petto: vi sveliamo cos’è
Il tennista ha suscitato grande curiosità dopo essersi mostrato con un piccolo magnete simile ad un bottone sul petto
Un piccolo magnete simile ad un bottoncino sul petto. Così si è presentato Novak Djokovic durante i Roland Garros. Subito queste immagini hanno fatto il giro del web e suscitato grande curiosità: di cosa si tratta? A svelarlo (o meglio a far insospettire tutti ancora di più) è stato Nole stesso, che ha sostenuto che si tratti del “più grande segreto della mia carriera”. Quando ha battuto Marton Fucsovics al secondo turno, il tennista si è ritrovato sommerso dalle domande in sala stampa dei giornalisti che gli chiedevano cosa fosse.
Al che ha risposto: “Quando ero bambino mi piaceva molto Iron Man, quindi cerco di impersonare Iron Man”. Poi ha indicato il bottoncino. Tra i presenti tante risate, ma anche tanta attesa del “seguito” della vicenda, con il mistero che si infittiva sempre più. Djokovic ha proseguito: “Dovete sapere che il mio team mi offre una nanotecnologia incredibilmente efficiente per aiutarmi a dare il meglio in campo. Quindi questo è il più grande segreto della mia carriera”.
E ancora una volta nessuna risposta certa. Ai giornalisti è dunque toccato indagare. Per prima cosa è bene dire che il “bottone” tenuto sul petto con un cerotto trasparente è un magnete. E qualcosa Nole ha rivelato: nanotecnologia. A quel punto l’azienda produttrice si è manifestata. Del resto, non capita tutti i giorni di venire omaggiati da un campione come Djokovic. È venuto fuori quindi che il magnete viene usato dagli sportivi per aiutarli ad avere una maggiore coordinazione, movimenti più fluidi e un notevole risparmio di risorse di energia.
Ad impiegarlo sono calciatori, atleti che praticano salto in alto e in lungo, ma anche golfisti e ciclisti. Riesce a migliorare la postura e a contribuire a dare simmetria al bacino. Tutti “plus” fondamentali per uno sport con il tennis. In altre parole, questa nanotecnologia aumenta il livello della prestazione e diminuisce il rischio di infortuni, soprattutto a livello infiammatorio e di ossa e articolazioni.