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Creata una “superbanana” OGM che potrebbe salvare milioni di vite

Redazione 105

Il progetto rischia di saltare a causa dell’ostilità del governo locale allo sviluppo degli OGM

La carenza di vitamina A è un problema enorme che attanaglia da centinaia di anni i Paesi poveri dell’Africa sub-sahariana e del Sud-Est asiatico. Questo provoca ritardi nella crescita dei bambini, cecità e indebolisce la loro resistenza a malattie sia mortali che curabili. Ora però sembra esserci una soluzione all’orizzonte

Un team internazionale di scienziati ha infatti creato una “superbanana” geneticamente modificata che contiene un numero significativamente maggiore di sostanze nutritive, in particolare di vitamina A. Tutto ciò è stato reso possibile grazie all’impegno del team di ricercatori del National Agricultural Research Laboratories dell’Uganda e dello scienziato agricolo australiano James Dale e al supporto economico della Fondazione Bill e Melinda Gates che da sola ha contribuito con 11 milioni di dollari.

Il progetto in questione, chiamato Banana21, è stato lanciato nel 2005 e dopo 18 anni finalmente sta vedendo i suoi frutti, con gli scienziati che hanno creato una banana in grado di salvare la vita di milioni di bambini. Seppur vi siano diversi casi di modifiche genetiche negli alberi di banana per resistere meglio ai parassiti, ai funghi o alla siccità, questa è la prima volta che una banana è stata modificata con successo per assolvere alla funzione di integratore alimentare per gli esseri umani.

Tuttavia c’è un enorme intoppo da superare. Nonostante la superbanana sia pronta per essere coltivata, gli scienziati non godono dell’approvazione del governo locale. La legislazione per regolamentare e promuovere lo sviluppo degli OGM è in lavorazione nel Parlamento ugandese dai primi anni 2000, ma non è ancora stata tradotta in legge. E questo potrebbe rivelarsi un grosso ostacolo, data la forte opposizione alla coltivazione di alimenti geneticamente modificati che c’è in Uganda. 

Qui queste colture sono severamente vietate, cosa che invece non avviene nel vicino Kenya, dove i legislatori hanno recentemente abolito un divieto decennale sulle colture geneticamente modificate. Si spera dunque che gli ugandesi seguano l’esempio dei loro colleghi kenyoti per far sì che questa superbanana diventi presto realtà e salvi milioni di bambini da un destino altrimenti segnato. 

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