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La realtà virtuale distorce la percezione del mondo reale?
“Ci sono molte persone che indossano i visori per diverse ore al giorno, tutto si ingrandisce quindi su larga scala. Dopo averli indossati, la percezione di quello che ci circondava è cambiata”
La realtà virtuale è entrata a gamba tesa nella nostra vita e giorno dopo giorno cambia la nostra percezione del mondo esterno. Ma questo effetto può essere dannoso? Secondo uno studio la risposta è affermativa e sta allarmando gli esperti.
La realtà virtuale viene trasmessa tramite degli speciali visori, degli occhialoni tecnologici che permettono di osservare mondi lontano dal nostro. La particolarità è che, muovendosi nel mondo reale, ci si sposta anche in quello virtuale. Nonostante sia un’invenzione curiosa e affascinante, viene naturale chiedersi quali siano i rischi e i pericoli che questa tecnologia porta nelle nostre vite.
La Stanford University ha condotto uno studio sull’uso prolungato dei visori pass-through e al termine ha lanciato un allarme molto particolare: a differenza di quelli ottici, questo tipo di visori riescono a catturare l’ambiente circostante e trasformarlo in una tela digitale. I ricercatori hanno dimostrato che integrare la realtà virtuale nella propria quotidianità può causare delle gravi conseguenze.
“Ci sono molte, molte persone che indossano i visori per diverse ore al giorno, tutto si ingrandisce quindi su larga scala – ha detto Jeremy Bailenson, direttore del Virtual Human Interaction Lab di Stanford - Pensavamo che i pulsanti dell’ascensore si fossero distanziati, inoltre abbiamo avuto difficoltà a portare il cibo alla bocca. Dopo averli indossati, la percezione di quello che ci circondava è cambiata”.
Il rischio è quello di cambiare drasticamente la percezione della realtà: “Quello che stiamo per sperimentare è che, attraverso l’uso dei visori in pubblico, il terreno comune scompare. Le persone si troveranno nello stesso luogo fisico, ma sperimenteranno versioni simultanee e visivamente diverse del mondo. Perderemo un terreno comune”, ha messo in guardia Jeremy Bailenson. Questo studio sottolinea la necessità di svolgere ulteriori studi per capire come bilanciare i potenziali effetti negativi dell’uso della realtà virtuale nella vita quotidiana.