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Non possiamo vivere fino a 200 anni, ed è colpa dei dinosauri

Redazione 105

La longevità è una cosa seria. Ma la scienza oggi afferma che se non possiamo vivere fino a 200 anni è per colpa dei dinosauri

Si chiama "collo di bottiglia della longevità". E sostiene che se non possiamo vivere fino a 200 anni è a causa dei dinosauri. La teoria arriva dal microbiologo João Pedro de Magalhães dell'Università di Birmingham nel Regno Unito, che ha formulato la tesi sulla base di un’evidenza scientifica legata alla genetica e all’evoluzione umana: esiste infatti una netta differenza tra la velocità con cui invecchiano i mammiferi (noi compresi) e la velocità con cui lo fanno molte specie di rettili e anfibi.

Questa discrepanza, secondo João Pedro de Magalhães, potrebbe dunque essere dovuta al predominio dei dinosauri milioni di anni fa, durante un periodo critico della storia dei mammiferi. Il suo ragionamento è il seguente: quando i dinosauri dominavano la Terra, era necessario che i mammiferi, molto più piccoli, fossero in grado di riprodursi rapidamente per sopravvivere, il che ha significato che i geni della longevità non si siano sviluppati con il progredire dell'evoluzione umana (e dei mammiferi in generale).

"Alcuni dei primi mammiferi furono costretti a vivere in fondo alla catena alimentare e probabilmente hanno trascorso 100 milioni di anni, durante l'era dei dinosauri, evolvendosi per sopravvivere attraverso una rapida riproduzione" - afferma de Magalhães - "Quel lungo periodo di pressione evolutiva ha, secondo me, impattato sul modo in cui noi esseri umani invecchiamo”.

La ricerca pubblicata rivela che i nostri antichissimi antenati della stirpe dei mammiferi euteri sembrano aver perso alcuni enzimi all'epoca dei dinosauri , enzimi che riparano i danni causati dalla luce ultravioletta. È interessante notare che persino i marsupiali e monotremi sono privi di almeno uno dei tre enzimi di riparazione UV, noti come fotoliasi. Se questo sia in qualche modo correlato alla loro durata di vita relativamente ridotta, è difficile dirlo. Una possibilità è che la perdita sia dovuta al fatto che i mammiferi sono diventati più notturni per stare più al sicuro, e milioni di anni dopo, stiamo compensando con la crema solare.

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