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Il Big Bang potrebbe non essere l'inizio del nostro Universo
Secondo alcuni cosmologi, il Big Bang non è stato l'evento assoluto che ha creato l'Universo, ma solo parte di un ciclo infinito di espansioni e contrazioni.
Da sempre siamo abituati a considerare il Big Bang come il momento esatto in cui l'Universo ha avuto inizio. Ma c’è chi si chiede se sia davvero così: e se esistesse qualcosa di ancor più profondo dietro la creazione di tutto ciò che conosciamo? Secondo alcuni cosmologi, il Big Bang potrebbe non essere stato l'inizio assoluto, ma solo una fase all'interno di un ciclo più vasto di espansioni e contrazioni cosmiche, noto come Big Bounce.
Il modello prevalente sostiene che l'Universo sia nato da un punto infinitamente piccolo e denso, generando tempo e spazio. Ma cosa accade se guardiamo oltre questa singolarità? Secondo alcune teorie avanzate, l'Universo potrebbe seguire un ciclo eterno, rimbalzando in un continuo alternarsi tra collasso ed espansione. Questa visione apre le porte a una nuova fisica, dove concetti come la teoria delle stringhe e la gravità quantistica a loop potrebbero fungere da “ponte” tra stati cosmici differenti.
Tra le idee più affascinanti vi è quella dell’inflazione ciclica, un modello che combina l'espansione accelerata con periodi di collasso. In questa teoria, ogni ciclo aumenta l’entropia dell’Universo fino a raggiungere una soglia critica che innesca una nuova fase di inflazione, dando vita a un nuovo “cosmo”. Questo continuo rinnovamento potrebbe spiegare fenomeni che il modello tradizionale del Big Bang non riesce a giustificare, come la precoce formazione dei buchi neri supermassicci.
Le implicazioni sono straordinarie: se il nostro Universo è davvero parte di un ciclo eterno, potremmo essere vicini a rispondere a una delle domande più antiche della scienza e della filosofia: perché esiste “qualcosa” invece del nulla? Forse, ogni ciclo cosmico contiene indizi sulla natura profonda dell’esistenza stessa.