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Ingeriscono graffette dai panini al cioccolato: bimbi in ospedale

Redazione 105

Uno dei bambini ha accusato dolori addominali

Un episodio a dir poco inquietante si è verificato a Spinea, in provincia di Venezia, dove tre bambini sono finiti al Pronto soccorso dopo aver consumato dei panini al cioccolato contaminati da graffette metalliche. L’incidente è avvenuto il pomeriggio del 2 aprile, quando una madre ha distribuito delle merendine ai propri figli e ai loro amici durante un momento di gioco all’oratorio.

I dolori addominali e la corsa in ospedale 

All’inizio uno dei bambini ha riferito alla madre di aver sentito qualcosa di strano tra i denti. Tuttavia il dettaglio è stato sottovalutato e il piccolo è stato invitato a continuare a mangiare e a buttare via il panino. Solo in serata sono comparsi i primi sintomi, con alcuni dei bambini che hanno iniziato ad accusare dolori addominali. La situazione è diventata chiara solo quando la stessa madre, assaggiando una delle merendine avanzate, ha sentito in bocca un oggetto rigido. Spezzettando il dolce ha scoperto al suo interno diverse graffette da ufficio, perfettamente conficcate nell’impasto.

La mattina seguente, preoccupata, la donna ha portato il figlio al Pronto soccorso dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre, dove è stata eseguita una radiografia. Fortunatamente il bambino aveva già espulso naturalmente le graffette ingerite, senza riportare lesioni interne, e per questo è stato dimesso in giornata. Anche gli altri due bambini sono stati portati in ospedale per accertamenti simili, dopo che i genitori, allertati dalla donna, avevano trovato a loro volta tracce delle graffette nelle feci dei figli.

La denuncia ai Carabinieri 

La madre ha quindi informato il punto vendita dove aveva acquistato le merendine, chiedendo il ritiro del prodotto dagli scaffali. Non ricevendo una risposta soddisfacente, ha sporto denuncia ai Carabinieri, i quali hanno attivato i Nas di Treviso per avviare le indagini. In via precauzionale, il lotto di merendine è stato ritirato dal commercio, mentre sono in corso verifiche per individuare la causa della contaminazione.

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