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Primo maggio: cosa si mangia nelle varie regioni in Italia

Redazione 105

I piatti tradizionali del Primo Maggio in Italia: ricette da Abruzzo, Sardegna, Lazio e Sicilia per celebrare la Festa dei Lavoratori a tavola

Il Primo Maggio, oltre a essere la Festa dei Lavoratori, è anche un’occasione per riscoprire i sapori autentici della tradizione regionale italiana. Dalla cucina contadina a quella delle celebrazioni religiose, ogni territorio porta in tavola piatti simbolici legati a questa giornata.

Virtù teramane – Abruzzo

Tra i piatti più emblematici dell’Abruzzo spiccano le virtù teramane, una ricetta “antispreco” nata per svuotare la dispensa in vista della nuova stagione. Preparata con legumi secchi, verdure di stagione, spezie, pasta all’uovo e secca, cotenna di maiale, è un vero rito culinario.

Su filindeu – Sardegna

In Sardegna, la festa è legata al pellegrinaggio verso il Santuario di San Francesco di Lula, nel Nuorese. I fedeli vengono accolti con un brodo di pecora servito con su filindeu – in dialetto “i fili di Dio” – una pasta di semola tirata in fili sottilissimi ed essiccata al sole. Una rarità oggi preparata solo da poche donne sarde.

Fave e pecorino – Lazio

Nel Lazio, il Primo Maggio fa rima con fave fresche e pecorino, un pasto semplice e simbolico delle gite fuori porta romane. Non mancano rivisitazioni creative: panzerotti al forno con salame, tortelli ripieni o abbinamenti con carciofi marinati.

La tavuliata di San Giuseppe – Sicilia

Sull’isola di Salina, in Sicilia, il Primo Maggio coincide con la celebrazione di San Giuseppe Artigiano. Nei comuni di Malfa e Leni si tiene la storica tavuliata di San Giuseppe, tavolate collettive con piatti tipici locali. Regina della festa è la quadara, pasta con ceci cotti in pentole di rame. Tra le varianti: passatelli di ceci in brodo di vongole e pane cunzato alla siciliana.

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