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Un bambino di 12 anni ha realizzato la fusione nucleare in cameretta

Redazione 105

Dalla fusione nucleare nella sua cameretta all'esplorazione delle frontiere dell’intelligenza artificiale, il futuro di Jackson promette ancora sorprendenti scoperte e innovazioni

Immaginate di avere solo 12 anni e di riuscire a realizzare un esperimento di fusione nucleare nella vostra cameretta. È esattamente quello che ha fatto Jackson Oswalt, un giovane prodigio proveniente da Memphis, nel Tennessee. Nel 2018, questo incredibile talento ha ottenuto un risultato scientifico straordinario, diventando la persona più giovane al mondo a riuscire nell'impresa di fusione nucleare. E tutto questo senza l'aiuto di laboratori sofisticati o team di esperti: Jackson ha realizzato il suo esperimento nel comfort della propria stanza per un progetto di scienze. 

Come ha fatto 

Il suo progetto non è stato semplice. Jackson ha iniziato costruendo un “fusore demo”, un dispositivo che produceva plasma ma non raggiungeva ancora la fusione. Per realizzarlo, ha dovuto assemblare componenti complessi come una camera a vuoto, una pompa per il vuoto e un trasformatore per insegne al neon, con un convertitore AC-DC costruito da lui stesso. Con un anno di esperimentazioni, finalmente, la sua invenzione ha avuto successo proprio il giorno prima del suo 13° compleanno.

L'arrivo dell'F.B.I.

Il suo incredibile esperimento, però, non è passato inosservato. Una mattina, come se fosse una scena da film di spionaggio, si sono presentati alla sua porta due agenti dell’F.B.I., equipaggiati con un contatore Geiger per verificare se l'esperimento avesse causato una qualche forma di radiazioni pericolose. Per fortuna non c’era alcun rischio e Jackson è rimasto "un uomo libero". La sua passione per la scienza non si è fermata nemmeno davanti all’intervento delle autorità.

Il passaggio all’intelligenza artificiale

Nonostante il successo ottenuto con la fusione nucleare, Jackson ha scelto di orientare la sua carriera verso un altro campo altrettanto affascinante: l’intelligenza artificiale. Oggi, infatti, è impegnato nella ricerca hardware per lo sviluppo di tecnologie come Midjourney, che si occupano di IA generativa. In un'intervista ha spiegato di come si sia reso conto che la sua abilità nei videogiochi non avrebbe avuto un grande impatto sulla società. Di conseguenza ha deciso di dedicarsi alla scienza, un campo che considera simile ai giochi, ma con un potenziale molto maggiore per cambiare il mondo.

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