Loading

TUTTO NEWS

“Mi ha dato fiducia”: Messi svela il suo allenatore più importante

Redazione 105

Lionel Messi racconta in un’intervista chi ha segnato di più la sua carriera… E no, non si tratta di Guardiola

C'è sempre curiosità quando Lionel Messi si racconta. E stavolta, lo ha fatto con una serie di rivelazioni che hanno sorpreso anche i fan più attenti. In un’intervista rilasciata su YouTube al canale Simplemente Fútbol, il fuoriclasse argentino ha ripercorso momenti cruciali della sua carriera e parlato di ciò che sarebbe potuto accadere dopo la vittoria della Coppa del Mondo.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Leo Messi (@leomessi)

“Dopo la Coppa del Mondo, non mi vedevo giocare per nessun’altra squadra europea se non per il Barcellona. Il mio obiettivo era tornare. Tornare a casa mia, dove tutto è iniziato. Ma purtroppo non è stato possibile”, ha spiegato con rammarico.

Ha poi aggiunto: "Penso che andare al Barcellona mi abbia aiutato a crescere molto, imparando tante cose diverse sul gioco che non avevo in Argentina".

Una nuova vita a Miami

Il campione ha scelto di voltare pagina lasciando il PSG, per iniziare un capitolo inedito negli Stati Uniti. “La decisione di venire qui è stata puramente una decisione di famiglia. Siamo venuti negli Stati Uniti, a Miami, per vivere questa nuova esperienza”.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Leo Messi (@leomessi)

Il ruolo di Rijkaard

E poi, la dichiarazione che ha spiazzato tutti: l’allenatore più importante per lui non è Guardiola, ma Frank Rijkaard. “Sono sempre grato per il trattamento ricevuto da Ronaldinho, Deco, Eto'o, Silvinho, Xavi, Iniesta, che è già lì, Puyol... Rijkaard è stata la persona più importante per me, mi ha dato spazio, se non fosse stato per lui…”

Pur riconoscendo l’importanza di Guardiola nel suo percorso, Messi spiega: “Stare con Guardiola mi ha permesso di padroneggiare il gioco e la tattica”.

Visualizza questo post su Instagram

Un post condiviso da Leo Messi (@leomessi)

E con i 38 anni alle porte, la voglia di competere non sembra svanire: “Non ho dubbi che continuerò a competere. Questa natura non mi abbandonerà mai... Amo vincere e competere”.

This page might use cookies if your analytics vendor requires them.