TUTTO NEWS
Bagni spaziali: tre modi per gestire la cacca in orbita
Cosa fare quando scappa ma flutti senza gravità? Ce lo dice la Nasa con il Concorso Space Poop Challenge
Vi siete mai chiesti come fanno gli astronauti nello spazio quando devono andare in bagno? Di solito indossano pannoloni sotto la tuta, ma in caso di emergenza, come fanno a liberarsi?
La Space Poop Challenge: il concorso (serio) della NASA
A fornirci una risposta, anzi, tre soluzioni, è la NASA con la Space Poop Challenge, un concorso ufficiale destinato a scienziati, ingegneri e visionari di tutto il mondo con l'obiettivo di progettare sistemi efficaci per smaltire urina e feci nello spazio.
La soluzione di Thatcher Cardon
La prima strategia vincente nasce dall’idea del pilota militare e chirurgo di volo Thatcher Cardon che propone un piccolo e poco invasivo airlock all’altezza dell’inguine attraverso cui è possibile inserire, tramite una piccola fessura, padelle per i fluidi e assorbenti gonfiabili.
E proprio questa idea si è aggiudicata un premio dal valore di 15.000 sterline.
Il team di Houston: una cintura a getto d’aria
Il secondo colpo di genio nasce dalle menti di un team di Houston, composto da un medico, un dentista e un ingegnere, che hanno pensato ad una cintura dotata di un sistema ad aria compressa, capace di convogliare i liquidi in un microtubo e poi espellerli.
L’idea di Hugo Shelley: un catetere intelligente
Infine, troviamo la soluzione intelligente del designer inglese Hugo Shelley, che ha proposto un catetere avanzato: i liquidi vengono prelevati, sterilizzati tramite pompe e convogliati verso il retro della tuta.
Dallo spazio alla Terra: usi futuri di queste invenzioni
Tutte queste intuizioni geniali sono ancora dei prototipi, che potrebbero essere sperimentati non solo per mandare i nostri amici astronauti nello spazio, ma potrebbero trovare applicazioni anche sulla Terra per chi è costretto all’immobilità o ai pazienti ospedalieri.