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Il volto del papà svela il sesso del bebè? Lo afferma uno studio

Redazione 105

Dalla mascella pronunciata alla simmetria del volto: la dominanza facciale potrebbe predire il sesso del primogenito

Una recente ricerca ha aperto scenari inattesi sulla selezione inconscia nelle dinamiche di coppia.

 

La ricerca 

Lo studio, pubblicato sulla rivista Adaptive Human Behavior and Physiology, che ha coinvolto 104 coppie eterosessuali con almeno un figlio ha evidenziato una correlazione significativa dei tratti facciali maschili con il sesso del primogenito

Ai partecipanti è stato richiesto di fornire una propria fotografia, poi valutata da un team di studiosi in base a criteri quali attrattività, mascolinità, femminilità e dominanza

Da qui ne è emerso che gli uomini i cui tratti facciali erano percepiti come dominanti avevano ben l'83% in più di possibilità di avere un maschio come primogenito rispetto a quelli con un volto meno dominante. Tuttavia, la ricerca si basa su dati retrospettivi e i criteri per la dominanza possono variare a seconda del contesto culturale. 

 

Cos’è la dominanza facciale

Per dominanza facciale non si intende solo una mascella pronunciata o sopracciglia marcate, ma un insieme di tratti: simmetria, intensità dello sguardo e struttura ossea, che nel loro insieme riescono a trasmettere sicurezza e controllo. Tuttavia, è fondamentale sottolineare che la dominanza non è determinata da rigide misurazioni scientifiche.

 

Tratti facciali della madre

Un dettaglio altrettanto interessante riscontrato è che non esiste alcuna correlazione tra i tratti facciali delle madri e il sesso del nascituro, suggerendo come l'eventuale influenza potrebbe essere legata a fattori ormonali o a dinamiche di attrazione inconscia.

Secondo il ricercatore Benjamin Zubaly le donne con livelli più elevati di testosterone sono attratte da volti maschili percepiti come dominanti.

Gli stessi ricercatori invitano alla cautela, sottolineando la necessità di ulteriori approfondimenti per comprendere davvero i meccanismi biologici sottostanti che potrebbero spiegare questa correlazione. Ma intanto, l'idea che una semplice fotografia del papà possa sostituire le più complesse tecniche di predizione del sesso fa sorridere e, al tempo stesso, invita alla riflessione.

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