Loading

Tutto News

Morta per 17 minuti: “Tutto è diventato nero e non c’era più nulla”

Redazione 105

Un crollo improvviso in palestra

Durante un normale allenamento, Victoria Thomas ha avvertito una strana sensazione di debolezza. Qualcosa di inspiegabile, ma inarrestabile. "Ho detto alla mia amica che non sentivo più forza o energia, come se mi fossero appena uscite dal corpo. Mi sentivo anche leggermente stordita. L’avevo appena detto quando improvvisamente sono crollata a terra". Pochi minuti dopo, è arrivata un’ambulanza e sono iniziate le manovre di rianimazione cardiopolmonare. Il suo cuore però non batteva più.

 

Un’esperienza fuori dal corpo

In quei 17 minuti di arresto cardiaco, Victoria racconta di aver vissuto qualcosa di straordinario. "Quando è successo, è diventato tutto nero e non c’era più nulla, poi mi sono resa conto che stavo guardando il mio corpo dall’alto in basso. Stavo fluttuando vicino al soffitto e mi guardavo dall’alto in basso sul pavimento della palestra. Il mio primo pensiero è stato che le mie gambe sembravano davvero grasse. E quando ho guardato una mia foto scattata pochi minuti prima di crollare, ho visto che le mie gambe erano effettivamente gonfie. Non ho visto una luce, né mi sono sentita in pace, mi stavo solo osservando, e potevo vedere delle macchine gialle intorno a me".

 

Il ritorno alla vita (con un defibrillatore)

Nonostante il tempo trascorso, i soccorritori non hanno mai smesso di tentare. "Non mi hanno mai abbandonata i medici. I minuti scorrevano, ma si sono rifiutati di smettere di provarci. Ero così giovane, in forma e sana, e tutto questo era arrivato completamente all’improvviso".

Ricoverata al Bristol Royal Infirmary, è rimasta tre giorni in coma. Dopo il risveglio, è tornata a giocare a netball, indossando un defibrillatore impiantabile. "Ogni volta che scattava, era una scossa, ma mi ha permesso di continuare a vivere la mia vita normale, cosa di cui sono molto grata".

 

La scoperta della malattia di Danon

Nel 2021, Victoria ha scoperto di essere incinta. Ma le complicazioni sono arrivate presto: "Essere incinta è stato meraviglioso, ma metteva pressione al mio cuore e ho iniziato ad andare in arresto cardiaco regolarmente, nonostante il pacemaker entrasse in funzione". A 24 settimane di gravidanza, la diagnosi: malattia di Danon, una rara condizione genetica dovuta a un difetto nel gene LAMP2, che colpisce meno di un milione di persone nel mondo. La prognosi è tutt’altro che rosea, ma Victoria continua a lottare. È la prima della sua famiglia ad avere questa mutazione. E oggi racconta la sua storia con una lucidità che sembra uscita da un episodio di Grey’s Anatomy, ma è tutto vero.

This page might use cookies if your analytics vendor requires them.