“BBL smell”: cos'è l'odore post Brazilian Butt Lift e perché compare

Si chiama Brazilian Butt Lift, ma sui social qualcuno lo ha ribattezzato “Brazilian Butt… Smell”. Sì, perché dietro uno degli interventi estetici più richiesti degli ultimi anni si nasconde un lato decisamente meno glamour: il “BBL smell”, un odore musty, acidulo, a volte perfino rancido, che molte pazienti raccontano di percepire dopo l’operazione. E no, non è una leggenda. 

A confermarlo sono proprio i medici della scena estetica americana, che parlano apertamente di un mix esplosivo fatto di sudore, batteri e, nei casi peggiori, grasso in necrosi. Già, necrosi: quando troppo grasso viene iniettato e i vasi sanguigni non riescono a nutrirlo, quel tessuto muore… e l’odore non è esattamente da profumeria di lusso.

"BBL smell": le cause principali

Il post-operatorio richiede l’uso di compression garments ultra-aderenti che imprigionano calore, sudore e fluidi. L’igiene diventa complicata, la pelle respira poco e i batteri fanno il resto. Alcuni racconti sono diventati virali: “un assalto al naso”, “odore da dumpster”, “puzza che non andava via mai”.

Rischi, ripensamenti e la vera conseguenza del BBL

In tanti, dopo l’intervento, scoprono che i rischi non sono solo estetici: infezioni, infiammazioni e nei casi estremi perfino sepsi. C’è chi, dopo un paio di settimane, torna sotto i ferri per rimuovere il BBL. E c’è chi invece regge tutto – odori compresi – per mantenere la forma desiderata.

Altri ancora stanno iniziando a chiedersi se il gioco valga davvero la candela. Perché sì, un BBL può dare un boost all’autostima… ma quando il prezzo è sembrare appena usciti da una sessione di palestra dimenticata al sole, qualche dubbio è legittimo.

@blondebabey00

the difference is crazy

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@marisol_sandoval HUGE DIFFERENCE!! #fakebody #fyy ♬ Please Please Please - Sabrina Carpenter

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